Venezia, premiati Weiwei e George Clooney
di Renato Aiello
Il Premio Fondazione Mimmo Rotella, giunto alla XVII edizione, ha sempre premiato importanti artisti presenti alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.
In particolare la direzione artistica di Gianvito Casadonte negli ultimi quattro anni, ha accentuato la visibilità di questo prestigioso riconoscimento, assegnandolo a nomi di spessore mondiale. In questo inizio di settembre e del festival di Venezia 2017, nelle giornate del 1 e del 2 settembre, sono stati premiati due grandi ospiti presenti in laguna: Ai Weiwei e George Clooney.
Un’esclusiva creazione di Rotella, della serie Replicante, è stata ritirata da Wei Wei. «Siamo molto onorati – ha affermato Gianvito Casadonte – di consegnare il Premio Fondazione Mimmo Rotella, inserito tra gli eventi collaterali del Festival di Venezia, a un acuto interprete della nostra contemporaneità come l’artista Ai Weiwei che con il suo film-documentario Human Flow affronta con sguardo coraggioso e gentile un tema così urgente come quello delle migrazioni. Un artista, designer e attivista politico che, con la sua produzione, ha condotto la propria ricerca artistica con audacia, sfidando il sistema e svelandone anche i meccanismi più controversi».
«Ci fa particolarmente piacere – ha evidenziato Mario Nuciforo, vice presidente della Fondazione Rotella – che il premio venga assegnato a un artista così completo e ricco di sfaccettature: in primis perché c’è una forte affinità con l’attività di Rotella che, come Weiwei, durante la sua lunga carriera ha saputo interpretare la realtà avvalendosi di svariati mezzi espressivi; in secondo luogo, perché assegnare questo riconoscimento a un autore del calibro dell’artista cinese, unisce le due grandi passioni del Maestro, quella per l’arte visiva e per il cinema».
A ricevere un’opera del Maestro Rotella è stato anche George Clooney, in concorso a Venezia con il suo nuovo film Suburbicon.
«La Calabria – ha aggiunto Casadonte – continua a promuoversi tramite l’immagine di uno dei suoi più prestigiosi figli, Mimmo Rotella. È stato motivo di orgoglio per me premiare uno dei più valenti e importanti protagonisti del cinema contemporaneo mondiale e sentire da parte di una star come Clooney parole di grande apprezzamento per l’opera di Rotella, il quale ha sempre percepito l’alto valore linguistico del cinema».
«Negli anni passati al fianco di Mimmo – ha evidenziato la signora Rotella – sono stata travolta dal suo amore per il cinema che lui esprimeva sia tramite le sue opere che partecipando attivamente alla promozione di questo mezzo artistico. Un amore che lo ha spinto ad istituire nel 2001, il premio Fondazione Mimmo Rotella, un riconoscimento il cui fine è di portare l’attenzione sulle riflessioni cinematografiche più penetranti e stimolanti di questi tempi».
Weiwei e Clooney hanno anche ricevuto il Premio Fragiacomo della storica maison italiana, importante partner del Premio Fondazione Rotella. L’ultima consegna del Premio Rotella a Venezia è avvenuta il 5 settembre all’attore e produttore cinematografico Michael Caine, protagonista in My Generation, di David Batty (fuori concorso). Per il due volte premio Oscar Caine è stata riservata una location speciale della premiazione: la cerimonia si terrà al Sina Centurion Palace, con la cena di gala preparata dallo chef Livan, artista del gusto molto amato da Al Pacino e da molte altre star internazionali.
La giuria della XVII edizione del Premio è composta dal direttore artistico e dal produttore del Premio, Gianvito e Alessandro Casadonte, dalla presidente della Fondazione, nonché figlia del Maestro, Aghnessa Rotella, e dalla giornalista Silvia Bizio. Il riconoscimento è realizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività e del Turismo e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria. Ricco il parterre di grandi nomi premiati nelle precedenti edizioni: Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Deep, Alexander Sokurov, Joao Botelho, Julie Taymore, Takeshi Kitano, Merziyeh Meshkini, Abel Ferrara, Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas.