Vedute di Portici tra Settecento e Ottocento.
di Stanislao Scognamiglio
Nei secoli Settecento e Ottocento Portici fu un soggetto d’elezione per molti vedutisti della pittura italiana e europea
PORTICI (NAPOLI) – Nell’incantevole scenografia della Sala Cinese del Palazzo Reale giovedì 5 maggio alle 16 si terrà la conferenza Esperienze artistiche a Portici – Vedute di Portici nella pittura italiana ed europea tra Settecento e Ottocento.
Giunta al suo terzo appuntamento con gli appassionati d’arte e non solo, promossa e organizzata dall’Associazione Communitas Vesuviana, l’iniziativa si prefigge lo scopo di far risaltare le bellezze ambientali, architettoniche e storiche del territorio vesuviano.
Come nei due precedenti incontri, anche stavolta attraverso le immagini le dottoresse Roberta Avilia ed Evelina Pasquetti racconteranno quanto interesse l’area occidentale vesuviana ha destato nei pittori e negli incisori italiani e stranieri del Settecento e dell’Ottocento e quanto spunto gli stessi hanno tratto da essa per la realizzazione delle loro opere.
Le due storiche dell’arte si susseguiranno al podio, per illustrare i propri lavori.
Roberta Avilia, tratterà il tema Il paesaggio nell’estetica illuminista e romantica: Alexandre-Hyacinthe Dunouy, John Robert Cozens, Jean-Louis Desprez, Jacob Philip Hackert, Pietro Fabris, Joseph Wright, Gian battista Lusieri, Antonio Joli, Hubert Robert».
Evelina Pasquetti, esporrà il tema Il concetto di natura dal vedutismo alla pittura en plein air: William Turner, Joseph Rebell, Auguste Dominique Ingres, Saverio Della Gatta, Salvatore Fergola, Pasquale Mattej, Lancelot Théodore de Crissé, Giuseppe De Nittis, Marco De Gregorio, Federico Rossano».
I lavori, saranno coordinati da Caro De Luca, in rappresentanza dell’Associazione Communitas Vesuviana.
Con l’appuntamento di domani, l’Associazione onorerà la figura della professoressa Flora Girosi, ideatrice e coordinatrice dei percorsi artisti e culturali Esperienze artistiche a Portici.
Docente di storia e filosofia, Flora Girosi, spentasi nel 2014, è stata un’appassionata cultrice della storia cittadina e, ha avuto «… sempre caro il tema della vicinanza dei giovani all’arte, e il risveglio del senso di appartenenza alla propria città con la sua storia e i suoi punti di interesse culturali».