V Corso Nazionale della Società dell’Adolescenza tra scienza e passione
di Carlo Alfaro
L’AQUILA – La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA), presieduta dalla dottoressa Gabriella Pozzobon, Dirigente Medico Senior dell’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, è la società scientifica nazionale senza scopo di profitto e finalità di lucro
SIMA si dedica alla formazione continua di professionisti di qualunque specialità e ad altri operatori del settore sanitario, oltre a aggiornamenti nel campo del benessere dell’adolescente e scambi culturali reciproci attraverso corsi, convegni e seminari, forme di aggiornamento telematico/informatico organizzati e patrocinati dalla Società.
Inoltre è inserita nell’ambito della FIARPED (Federazione delle Associazioni e Società Scientifiche dell’Area Pediatrica).
In tale ottica, al Canadian Hotel sabato 20 ottobre si è tenuto il V Corso Nazionale Società Italiana Medicina dell’Adolescenza,: una densa giornata di aggiornamento e confronto su tutte le novità e problematiche socio-sanitarie dell’adolescente oggi. Responsabili scientifici del Corso, il professor Giovanni Farello, della Clinica Pediatrica Università di L’Aquila, e la presidente SIMA dottoressa Pozzobon.
Splendida cornice dell’incontro, la bellissima città capoluogo abruzzese, faticosamente ed eroicamente ricostruita, a 9 anni dal terremoto del 6 aprile del 2009 che la distrusse completamente, con il bilancio finale di 309 vittime e 1.600 feriti, ricordato ai partecipanti al Convegno da una toccante lettera-racconto a firma di Liliana Farello, allegata al kit degli atti congressuali.
Il Corso ha mirato ad affrontare le varie tematiche in oggetto con un taglio pratico, benchè sulla base di robuste evidenze scientifiche desunte dalla letteratura più recente e da linee guida e documenti di consenso validati a livello nazionale e internazionale, favorendo lo scambio di opinioni tra i diversi operatori al fine di proporre ed elaborare modelli di intervento e comportamento efficaci per tutti gli specialisti, sanitari e non solo, coinvolti nella cura e assistenza dell’adolescente.
Il folto pubblico di partecipanti al Corso – un centinaio di professionisti estremamente qualificati arrivati da tutta Italia – ha apprezzato molto lo sforzo degli organizzatori del congresso di renderlo un’occasione unica di formazione professionale, in uno scenario in cui l’assistenza al paziente deve essere sempre più integrata e rivolta al cambiamento e all’innovazione.
Sin dalle prime battute il Corso, avviando le proprie attività, si è mostrato di essere un evento in grado di addentrarsi in profondità nelle tematiche trattate, con lo scopo di consentire ai partecipanti l’acquisizione di solide conoscenze specifiche e qualificate competenze cliniche, comunicazionali e gestionali nei confronti delle principali problematiche di salute dell’adolescenza. Obiettivo principale dell’evento formativo, far emergere l’importanza dell’attenzione alle problematiche adolescenziali che, nell’attuale scenario internazionale appaiono quanto mai significative per la tutela della salute globale.
Non a caso, la salute degli adolescenti è al centro dell’iniziativa lanciata nel 2017 da OMS e altri partner delle Nazioni Unite, dal nome Azione accelerata per la salute degli adolescenti (AA-HA!), con lo scopo di cambiare il modo in cui i Paesi affrontano la salute dei ragazzi, aiutando i governi a progettare risposte complete che soddisfino le esigenze degli adolescenti e delle loro comunità, poichè spesso manca un approccio globale, nel preconcetto errato che rappresentino una popolazione sana e a basso rischio sanitario.
Il rapporto definisce gli adolescenti una “centrale elettrica del potenziale umano”, e denuncia come i dati mondiali mostrino che i programmi di salute materna e infantile non sono sostenuti nell’adolescenza, con la conseguenza che alla riduzione della mortalità infantile non corrisponde una simile riduzione delle morti tra adolescenti.
L’adolescenza è un momento critico e impegnativo del ciclo esistenziale, in cui le persone diventano individui indipendenti, creano nuove relazioni, sviluppano abilità sociali e apprendono comportamenti che durano il resto della loro vita.
In questa transizione neurologica, fisica ed emotiva dall’infanzia all’età adulta, i giovani sono esposti a una serie di rischi per la salute, che rappresentano altrettante sfide per gli adulti preposti alla loro tutela: alcol e droghe, violenza (bullismo, sfruttamento o abuso sessuale, omicidio, traffico di bambini, lavoro minorile, mutilazioni genitali), incidenti stradali, depressione, ansia, autolesionismo, dipendenza da internet e videogiochi, disturbi alimentari, suicidio, malattie sessualmente trasmissibili, gravidanza adolescenziale, problemi di salute mentale, diseguaglianza sociale, discriminazione razziale per le minoranze etniche o sessuale per i minori LGBTQIA (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Questioning, Intersex and Alias).
L’OMS ricorda che circa 3000 adolescenti muoiono ogni giorno nel mondo. Nel 2016 più di 1,1 milioni di adolescenti di età compresa tra 10 e 19 anni hanno perso la vita, principalmente per cause prevenibili come incidenti stradali, complicazioni della gravidanza o del parto, o a causa dell’HIV/AIDS.
Secondo l’UNICEF, va data la priorità agli adolescenti perché investire nella loro salute è la chiave per sbloccare la salute, la produttività e la prosperità degli individui delle Nazioni per tutta la vita.
Dopo i saluti del sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, e della presidente SIMA, Gabriella Pozzobon, che ha illustrato le molteplici attività in cui la Società è attualmente impegnata, in un alacre lavoro di studio, approfondimento e formazione, in stretta collaborazione con tutte le altre realtà scientifiche, nazionali e internazionali, che si occupano di adolescenti, si è aperta la prima sessione, moderata da Gabriella Bottone (L’Aquila), Graziano Barera (Milano), Salvatore Chiavetta (Palermo), Barbara Predieri (Modena), sul delicato e scottante tema Le malattie croniche e rare in adolescenza: approccio assistenziale, sviscerato da diverse angolazioni da Piernicola Garofalo (Palermo), Lorenzo Iughetti (Modena) Francesco Brancati (L’Aquila). La seconda sessione, presieduta dal professor Giuseppe Chiumello (Milano) e moderata da Mario Di Pietro (Teramo), Giuseppe Collacciani (L’Aquila), Marisa D’Andrea (L’Aquila), ha avuto per tema L’attività sportiva nell’adolescente con malattia cronica e con disabilità, con qualificati contributi di Armando Grossi (Roma), Giulia Cafiero (L’Aquila), Ugo Giordano (Roma).
A seguire, con L’adolescente in Pronto Soccorso, è intervenuta da Verona la vicepresidente SIMA, Rossella Gaudino.
Grande interesse poi per la sessione Poster, con le comunicazioni orali moderate da Graziano Cesaretti (Pisa), Grazia Maria Ubertini (Roma) e Carlo Alfaro (Napoli), con argomenti vari e approfonditi, a testimonianza della vivacità della cultura e ricerca adolescentologica in Italia.
La prima sessione pomeridiana, presieduta da Stefano Cianfarani (Roma) e moderata da Serenella Castronuovo (Roma) e Sandra Di Fabio (L’Aquila), ha visto in scena le problematiche endocrinologiche in adolescenza, con gli interventi di Giovanni Farello (L’evoluzione del timing dello sviluppo puberale) e Gabriella Pozzobon (Deficit di GH nell’età di transizione).
Nella sessione successiva, Alimentazione e Adolescenti: dalla magrezza patologica all’obesità grave, moderata da Antonino Crinò (Roma), Sabino Pesce (Bari) e Barbara Predieri (Modena) focus sui problemi dell’alimentazione, con gli esperti Graziano Grugni (Verbania), Simonetta Marucci (Perugia), Andrea Vania (Roma).
Per finire, le problematiche psicosociali nella sessione che ha visto l’intervento della psichiatra Rosalba Trabalzini su Percezione di sé e autostima dell’adolescente e dell’avvocato e criminologo Eleonora Nocito su Profili di responsabilità legale nel Cyberbullismo.
In conclusione il Corso ha evidenziato, nella pluralità degli interventi e delle tematiche affrontate, l’assoluta peculiarità dell’età adolescenziale, una sorta di “terra di mezzo”, con bisogni di salute e assistenza suoi propri che difficilmente possono trovare adeguata possibilità di accoglienza e soluzione da parte di un medico non adeguatamente formato.
La competenza adolescentologica diventa pertanto una disciplina trasversale, cui può approcciarsi tanto il pediatra quanto il medico dell’adulto, se adeguatamente preparato. Ciò è tanto più vero per gli adolescenti affetti da malattia cronica, che sono sempre di più grazie alla maggiore sopravvivenza, in virtù dell’evoluzione delle conoscenze mediche: si stima che circa il 15% degli adolescenti tra 15 e 17 anni residenti in Italia soffrano di almeno una malattia cronica, la cui efficace gestione è indispensabile per garantire la salute a lungo termine e per scongiurare la possibilità di abbandono delle cure, che in adolescenza interessa fino al 50-55% dei casi.
Conclude la presidente SIMA: «Do il benvenuto nella SIMA a tutti coloro che per inclinazione personale o per competenze professionali vogliono prendere parte e condividere con noi questo entusiasmante percorso, animato da spirito di apertura e trasversalità verso tutto ciò che ruota attorno all’adolescenza. Il numero dei nostri Soci sta aumentando progressivamente e di questo vi ringrazio personalmente per la fiducia e l’interesse dimostrato. Ma in particolare, il mio grazie va a loro, agli adolescenti di cui ci occupiamo, che col loro essere così unici, speciali, imprevedibili eppure incredibilmente teneri ci stimolano a dare il massimo per aiutarli, sensibilizzando l’opinione pubblica al concetto di Adolescenza e potenziando le competenze degli operatori al fine di migliorare la prevenzione, l’assistenza e le cure in questa fase delicata e irripetibile della vita».
Il dottor Carlo Alfaro, sorrentino, 54 anni, è un medico pediatra Dirigente Medico di I livello presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi della ASL NA3Sud, Responsabile del Settore Medicina e Chirurgia dell’Associazione Scientifica SLAM Corsi e Formazione, e Consigliere Nazionale della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA).
Inoltre è giornalista pubblicista, organizzatore e presentatore di numerosi eventi culturali, attore di teatro e cinema, poeta pubblicato in antologie, autore di testi, animatore culturale di diverse associazioni sul territorio, direttore artistico di manifestazioni culturali.
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