Un uomo solo
Il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo: Luigi Tenco, un uomo solo, raccontato da Antonio Iovane
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Da IoCiSto la libreria di tutti nel pomeriggio di sabato 5 marzo, alle ore 18, ospita nella Sala Siani in Via Cimarosa, 20, ve pressi di Piazza Fuga al Vomero, il nuovo libro di Antonio Iovane: Un uomo solo, edito da Mondadori.
Al dibattito, dialogheranno con l’Autore la sociologa Francesca G. Marone e il giornalista e critico musicale Stefano Valanzuolo
Iovane non racconta la morte, ma la vita di un uomo solo
Sinossi. Sanremo, 26 gennaio 1967. La Riviera è pronta a ospitare il Festival della Canzone Italiana: i giornalisti già parlano di un’edizione rivoluzionaria, perché sul palco si sfideranno la vecchia guardia guidata da Claudio Villa e Domenico Modugno e le voci nuove, come I Giganti, Little Tony, Lucio Dalla. E Luigi Tenco.
Tenco ha deciso che d’ora in poi nelle sue canzoni parlerà di problemi sociali, di disoccupazione, di legge sul divorzio, di mafia, e vuole che tutti lo ascoltino, anche il pubblico delle canzonette, perché … le idee non valgono da sole, valgono solo se qualcuno le recepisce. Insieme a Dalida, la diva francese con cui ha avuto un’intensa ma breve relazione, canterà Ciao amore, ciao che racconta la grande emigrazione dalla campagna verso la città, una canzone orecchiabile ma impegnata.
Attraverso testimonianze e una meticolosa ricerca d’archivio, Antonio Iovane in Un uomo solo ricostruisce in un lunghissimo piano sequenza l’ultimo giorno di vita di Luigi Tenco ma anche le ore successive, quelle in cui si accavallano dichiarazioni terribili da parte di colleghi cantautori e giornalisti, quelle del più tragico e indegno “show must go on” che l’Italia abbia mai conosciuto.
Un uomo solo non cerca di far luce sul presunto suicidio di Luigi Tenco, ma racconta con la forza immersiva del romanzo il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo.