Un tappeto e un canto per San Ciro
Domenica 18 settembre si svolgerà la processione del patrono San Ciro: la città onora il “suo” santo con un tappeto di fiori e un canto
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Venerdì 16 settembre, antivigilia dalla processione San Ciro, in più punti della Città vesuviana fervono gli ultimi preparativi per l’edizione 2022 del tappeto di fiori in onore del santo Patrono.
Per salvaguardare la salute pubblica, dalle autorità civili e religiose lo svolgimento della tradizionale festa patronale nella prima domenica di maggio, infatti, venne negato e rinviato, fissando la data al prossimo 18 settembre.
Dopo due anni di forzato blocco, eccezionalmente, la tanto attesa processione lungo le vie cittadine, tornerà quindi ad avere luogo.
Com’è consueto, il simulacro del santo taumaturgo, sarà accolto con irrefrenabile entusiasmo dai cittadini porticesi e dai vari gruppi di infioratori, lieti di poter finalmente rinnovare il loro omaggio al nume tutelare della Città.
In particolare, il classico tappeto di fiori in via Michelangelo Naldi, dal tema Nulla è Perduto, sarà approntato dai consumati maestri del petalo aderenti al Comitato Cappella San Ciro.
Il variopinto manufatto, derivante dal pregevole bozzetto ideato dal maestro infioratore Angelo di Napoli, faro indiscusso dell’indomito gruppo d’ ’o vico ranne, rappresenterà l’allegorica condivisione della sofferenza umana con quella del Cristo redentore.
Il tappeto in verticale, realizzato da Sergio Boschetto sulle panchine sottostanti il balcone della torre laterale della vecchia casa comunale al corso Giuseppe Garibaldi, ricorderà Giuseppe e Tullio, le due giovani vittime di un folle omicida.
Su un fondo verde fatto tutto di foglie di felci, oltre alla scritta in rosso Viva San Ciro, campeggerà una croce fatta di solo orchidee bianche.
La dirigenza del Comitato Cappella San Ciro invita i cittadini a portarsi in via Naldi per assistere all’avvio della posa in opera dell’Infiorata d’ ’o vico ranne, che avrà inizio alle ore 22.30 di sabato 17 settembre.
Quest’anno la composizione del quadro fiorito, sarà preceduta dall’esecuzione dell’originale brano devozionale A san Ciro un Canto Nuovo!
Il canto, scritto e musicato dal porticese Enzo Tranzillo, sarà interpretato dallo stesso dinanzi alla storica edicola votiva di San Ciro, eretta a ridosso della sede del Comitato.
Questo il testo del canto, così come è stato inviato dal’autore:
Le date si susseguono pensando a lui 1764 impoi la peste mando’ via dalla sua portici chella statua sua oggi ancora va a’ prega’ o vic rann indossa a’ camicia borddo’ le l’arci confraternite di portici nel 31 gennaio se dic auguri a chi San ciro o nomm tuoje mo po purta’
1* Rit
Ciro tu sei il grande medico ciro quell’uomo a servizio di Dio esempio di vita e di fede e di grande umiltà Ciro ha vissuto attraverso il Vangelo la sua mano sinistra ci insegna guardate il signore che morto per noi per amor per noi per Amore
2* Strofa
San Ciro era il medico dei poveri a convertito in Cristo tanti increduli in quel 76 Pio Sesto proclamo’ patrono il medico San ciro
Quest’uomo alessandrino è stato martire pregava nel deserto in solitudine è proprio diocleziano lo decapito’ per far del male a chi credeva in Dio…
2* Rit.
Ciro tu sei il grande medico ciro quell’uomo a servizio di Dio esempio di vita è di fede è di grande umiltà’ Ciro ha vissuto attraverso il Vangelo la sua mano sinistra ci insegna guardate il signore che morto per noi per amor per noi per amore
La tua santità ci ha mostrato la via lì dove si aprono i Fiori notturni e ci indica la strada verso Dio
(Monologo del canto)
Innalza la tua potente grande medico ciro dove sei lì ad aiutare l’ammalato che ti prega ad ogni tramonto con la tua bontà è la tua semplicità hai conquistato portici è il cuore delle altre città
In finale abbiamo aggiunto i cori stile gregoriani che citano questi versi:
(cori Finali)
Ciro San ciro tu sei il protettore la nostra Gioia!!!
Enzo Tranzillo, “uno scugnizzo, giovane laureato di strada”, come ama definirsi, nasce a San Giorgio a Cremano il 16 settembre 1995.
Dal grembo materno ha acquisito la devozione alla Madonna dell’Arco e a San Ciro. Fervente devoto battente sin dalla più tenera età, ha innalzato le tradizionali invocazioni alla Madre celeste.
Dal 2016 è autore di toccanti canti mariani, composti in onore della Madonna. Il suo canto meraviglioso ’A mamma ’e tutte ’e mamme, presentato nel 2017, tanto ha toccato l’animo dei devoti aderenti alle Unioni Cattoliche Operaie (U.C.O.) che in breve tempo è diventato “l’inno” di tutte le Associazioni del Napoletano.