Un nuovo appuntamento con Segreti d’Autore
Segreti d’Autore, il Festival dell’Ambiente, delle Scienze, delle Arti e della Legalità ospita Maurizio de Giovanni e Vinicio Marchioni
VALLE DI SESSA CILENTO (SA) – A Palazzo Coppola domenica 11 agosto alle 21 la nona edizione di Segreti d’Autore, ideato da Ruggero Cappuccio e diretto da Nadia Baldi, ospiterà un appuntamento d’eccezione con Maurizio de Giovanni e Vinicio Marchioni.
Il tema del suggestivo dialogo animato da Nadia Baldi sarà La scena della libertà, dove la regista ripercorrerà con lo scrittore partenopeo de Giovanni e l’attore romano di origini calabresi Vinicio Marchioni la loro carriera artistica, analizzando la relazione che lega entrambi alla scena da prospettive e angolazioni diverse.
Uno dei giallisti più apprezzati, de Giovanni è noto per i suoi romanzi ambientati nella Napoli dei vicoli, per la figura del commissario Ricciardi, il suo personaggio più famoso immerso in un’atmosfera in bianco e nero anni Trenta, e per I bastardi di Pizzofalcone, poliziotti maledetti della Napoli di oggi, romanzi diventati serie televisiva per la regia di Carlo Carlei nella prima stagione e Alessandro D’Alatri nella seconda.
Marchioni è attore appassionato e sensibile, che spazia dal cinema, alla televisione, al teatro. Inizia sulla scena con Giuseppe Marini e Luca Ronconi, ottenendo notorietà grazie al ruolo di il Freddo, nella serie televisiva Romanzo Criminale – La serie regia di Stefano Sollima. Memorabile la sua prova d’attore in 20 sigarette di Aureliano Amadei, per il quale ottiene una candidatura come miglior attore protagonista ai David di Donatello 2011. Inoltre, è stato interprete per Paolo Genovese, Woody Allen, Sergio Castellitto, Paul Haggis.
L’incontro La scena della libertà sarà accompagnato da immagini video del lavoro dei due artisti cui è stato conferito il Premio Segreti d’Autore 2019, scultura realizzata da Mimmo Paladino.
Segreti d’Autore – Festival dell’Ambiente, delle Scienze, delle Arti e della Legalità sostiene il progetto Una vita fra le tue dita, promosso dalla Fondazione Rachelina Ambrosini, impegnata dal 1973 in questioni sociali per combattere la fame nel mondo e garantire alle popolazioni del sud condizioni di vita dignitose. Un video proiettato durante le serate del Festival mostra come la vita di un neonato prematuro possa essere salvata dalla donazione di un semplice cappellino di lana.
Il Festival si avvale della partecipazione di Radio Siani ed è in collaborazione con il Montecorice diWine Jazz Festival – Sinestesia sensoriale di jazz e vino d’autore.
Degustazioni cilentane al Dopofestival, è la sezione che accompagna ogni evento con la degustazione di prodotti locali provenienti da aziende a chilometro zero.