Un maggio senza San Ciro
Alle ore 11 diretta streaming e funzioni liturgiche in diretta radio: questa domenica 3 maggio San Ciro non andrà in processione per le strade di Portici
di Stanislao Scognamiglio e Tonia Ferraro
Perentorio, San Ciro ha detto: #iorestoacasa. Per la prima volta nella sua storia, infatti, a causa della virulenta pandemia influenzale indotta dal COVID-19, la secolare tradizionale processione porticese non sarà realizzata.
Per ovviare a ciò. alle ore 13 di domenica 3 maggio, al termine della Santa Messa, celebrata a porte chiuse e teletrasmessa sul canale 95 – Tele Luna, dalla chiesa matrice, co-dedicata alla Natività della Vergine Maria e a San Ciro, sarà impartita la benedizione sulla Città di Portici, con le reliquie del capo del nostro Santo Protettore.
Al fine di sentirsi tutti più vicini e uniti e alimentare il comune desidero di incontrasi con Lui, il Comitato Cappella di San Ciro, dalla sua sede in Via Michelangelo Naldi, trasmetterà via radio la diretta della funzioni liturgiche celebrate in suo onore.
Benché distanti, «… uniti dal comune unico senso di fede», si potrà stare virtualmente insieme a gridare: W SAN CIRO.
Nell’impossibilità di partecipare anima e corpo alla consueta processione, la si potrà seguire virtualmente sintonizzandosi su TV 688 del digitale terrestre e /o in streaming su Facebook, alla pagina Santuario Santa Maria della Natività e San Ciro. Tanto in televisione quanto sul network, infatti, saranno trasmesse alcuni tratti delle processioni degli anni precedenti.
Ciro, il santo Patrono di Portici, nacque ad Alessandria d’Egitto all’incirca nel 250 d.C.
Medico, curò non solo i corpi ma anche le anime della comunità cristiana di cui era a capo.
Arrestato per aver portato conforto a delle donne, subì il martirio. Non abiurando la fede cristiana, condannato a morte, morì per decapitazione il 31 gennaio del 303 d.C.
Portici cominciò a onorare il Santo Martire e Medico Ciro, a partire dalla fine del ’600, grazie alle ferventi predicazioni del sacerdote gesuita Francesco De Geronimo.
Nel 1764, i cittadini si rivolsero con fede San Ciro perché facesse cessare il flagello di peste bubbonica seguita a una forte carestia
Chiesero ed ottennero dai Gesuiti di Napoli alcune reliquie del Santo. Ancora oggi, frammenti del cranio sono conservati in un’artistica teca, posta In un reliquario di marmo, collocato a sinistra dell’altare su cui troneggia la statua lignea del Santo.
Viste esaudite le loro preghiere, nel 1770, in segno di ringraziamento, i Porticesi commissionarono una statua del Santo allo scultore torrese Ferdinando Sperandeo.
Si racconta che l’artista non riuscendo a creare un’opera che potesse soddisfare i committenti, fu preso dallo sconforto. Finalmente, un giorno si presentò nella sua bottega un monaco che gli disse: «Se vuoi soddisfare tutti, riproduci il mio volto e vedrai che saranno contenti». Così realizzò la statua che si venera nella Chiesa Madre di Portici.
Nel 1776, Papa Pio VI, accolta benignamente la supplica, proclamò ufficialmente San Ciro “Patrono principale e tutelare della città di Portici”.
San Ciro a Portici viene onorato due volte in un anno:
- il 31 gennaio, solennità liturgica, si pone la sua statua a destra dell’altare, e per tutto il giorno il Santuario della Natività della Beata Vergine Maria e San Ciro rimane aperto tutto per consentire ai tantissimi fedeli di onorare il Santo.
- la seconda prima domenica di maggio, festa patronale, il simulacro del Santo viene portato in processione per le strade cittadine.
Sono molte le città in cui si venera il santo taumaturgo alessandrino. Tra quelle che, al pari di Portici, lo onorano come principale protettore Atena Lucana, Grottaglie, Marineo, Nocera Superiore, Vico Equense, si annovera anche Garfield, nel New Jersey, negli Stati Uniti d’America.
Il culto al Santo presso la comunità statunitense, nacque alla fine dell’800 a opera di emigranti siciliani. Originari di Marineo, in provincia di Palermo, il 31 gennaio, esposero in una vetrina di un negozio una statua del Santo Medico, Eremita e Martire e diedero vita ai festeggiamenti in suo onore.
Successivamente, fidando sempre nella protezione del Santo, fondarono anche la società di Mutuo Soccorso San Ciro Society, ancora oggi punto di riferimento per tanti italo-americani.