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Tengo Genio

Tra storia e innovazione contemporanea, la nuova stagione celebra il genio e il potere creativo della musica

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Parte la Stagione 2024-25 della Fondazione Pietà de’ Turchini.

Dall’accattivante titolo, Tengo Genio si svolgerà tra genialità storica e innovazione contemporanea per celebrare il potere creativo della musica.

Con Tengo Genio, la Fondazione Pietà de’ Turchini si prepara a inaugurare una nuova programmazione in cui il talento, la passione e l’originalità diventano protagonisti assoluti.

La 27esima stagione concertistica e culturale della Fondazione non è solo un omaggio ai grandi geni della storia della musica, ma un invito al pubblico a scoprire l’energia creativa che attraversa i secoli e che ancora oggi accende il panorama artistico contemporaneo.

L’espressione napoletana tengo genio trae origine dal termine romano genius, che rappresentava uno spirito protettore personale, influenzando il destino e le inclinazioni di ciascuno. Così, “genio” si trasforma in un semplice desiderio di fare.

Il cartellone di quest’anno celebra diversi “geni” e personalità uniche, a cominciare da Alessandro Stradella in apertura e Alessandro Scarlatti, di cui si commemorano i trecento anni dalla morte con un concerto di cantate e pubblicazioni dedicate.

Un ricco programma quello della XXVII stagione, con ben 20 concerti in calendario, che spaziano dalla musica rinascimentale e barocca a quella contemporanea e orientale.

Previste inoltre molte rassegne tematiche, un convegno e un concorso internazionale dedicato ai giovani talenti, contribuendo a creare un’offerta culturale dinamica e stimolante.

La musica è sempre stata veicolo di genialità e intuizione, capace di rivelare nuovi mondi e modi di pensare. Con Tengo Genio, vogliamo rendere omaggio a coloro che hanno saputo cambiare il corso della storia musicale e, al contempo, spingere lo spettatore a sintonizzarsi su questa stessa energia creativa e disposizione d’animo partecipativa, spiega Mariafederica Castaldo, direttrice artistica della Fondazione.

Concerti e inaugurazioni

L’apertura della stagione sarà un omaggio alla creatività senza tempo di un compositore che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica.

Il concerto inaugurale, previsto per sabato 9 novembre nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, vedrà protagonisti Silvia Frigato, soprano, e l’Ensemble Mare Nostrum sotto la direzione di Andrea De Carlo, con un programma dedicato al Marcantonio Orrigoni, uno dei più straordinari castrati del suo tempo. Un omaggio ad un grande “genio” del Seicento come Alessandro Stradella, che ha sfidato i limiti della scrittura musicale del suo tempo restando un pezzo unico e inimitabile.

Tra gli appuntamenti di rilievo, si segnalano tra novembre e febbraio due concerti a corollario della mostra Sir William e Lady Hamilton allestita alle Gallerie d’Italia, sede museale di Banca Intesa, dedicati al Salotto musicale di casa Hamilton, e a maggio un recital dedicato all’ascolto di alcune cantate di Alessandro Scarlatti affidate al soprano Valeria La Grotta, che rimaste inedite, hanno trovato luce nella collana di partiture per le Edizioni Turchini nel IV centenario dalla morte.

La programmazione continua esplorando la prassi esecutiva storica, un aspetto cruciale nella comprensione della genialità musicale attraverso i secoli.

Dal 14 al 16 novembre, si rinnova per la seconda edizione, l’incontro internazionale dal titolo Cantieri 2024 – Tra prassi esecutiva e storia: Dal Seicento a… Puccini, un appuntamento che si intende perpetrare nel tempo durante il quale musicologi e musicisti dialogheranno su temi indispensabili alla comprensione di certi repertori.

L’edizione 2024 vedrà la partecipazione di insigni protagonisti sia del mondo della ricerca sia della scena musicale come Ann Hallenberg, Gianluca Capuano, Enrico Baiano, Anna Bonitatibus, Carlo Vistoli, Marco Bellotto, Daniele Carnini, Rosa Cafiero, Angela Romagnoli, Paologiovanni Maione e molti altri, con un focus dedicato anche a Puccini nel centenario della morte.

Non possiamo parlare di genio senza riferirci alla storia e alla prassi esecutiva con cui questi talenti ce l’hanno tramandata. Questo convegno ci permetterà di riflettere su come l’interpretazione musicale del passato possa dialogare con il nostro presente, aggiunge Paologiovanni Maione, co-direttore artistico della Fondazione.

Rassegne e concerti speciali

Concorsi e masterclass

Innovazione e nuovi linguaggi

Ospiti internazionali e collaborazioni

Per maggiori informazioni: info@turchini.it | 081 402395 | 409628 | www.turchini.it

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