CulturaSocietà

Tecno e la cattedra Unesco della Federico II

Accordo tra l’azienda e l’Ateneo federiciano per lo sviluppo e la promozione della cultura della sostenibilità: sinergia per la Cattedra Unesco

NAPOLI – La Cattedra UNESCO su Educazione alla Salute ed allo Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II , rappresentata dal Chairholder Annamaria Colao, ed il Gruppo imprenditoriale Tecno (https://www.tecnosrl.it), presieduto dal fondatore Giovanni Lombardi, danno vita al progetto che mette al centro la sostenibilità, l’educazione e la sensibilizzazione alla tutela della salute attraverso una corretta alimentazione basata sugli SDGs  |Sustainable Development Goals dell’Agenda 20230.

Promuovere iniziative di prevenzione sul campo incentrate sulle patologie metaboliche e potenzialmente correlate all’ambiente (obesità, dismetabolismi, diabete, disfunzioni tiroidee, osteoporosi e malattie correlate quali, patologie respiratorie, neoplasie e fragilità), che si realizzerà con la formula dei Campus della Salute (specialisti e strumenti diagnostici presenti nelle piazze delle grandi città campane) come metamodello replicabile in altre città italiane ed estere, la realizzazione studi di epidemiologici con biomonitoraggi in aree con elevate tassi di obesità infantile e negli adulti ed elevata pressione ambientale, con l’obiettivo di offrire un modello paradigmatico per altre regioni italiane ed estere per aumentare le conoscenze sullo stato di salute delle popolazioni residenti.

Gli obiettivi della convenzione sono i seguenti: la Cattedra UNESCO e TECNO saranno impegnate a lavorare insieme per definire e presentare, alla prima manifestazione utile, il pasto sostenibile in linea con i principi della dieta mediterranea. Le risorse di TECNO (con comprovata conoscenza su digitale e sostenibilità, anche con il supporto dei propri partner) si occuperanno di sviluppare, in collaborazione e con il supporto della competenza scientifica della Cattedra UNESCO, un progetto di pasto sostenibile. La Cattedra UNESCO e TECNO si propongono inoltre di porre in essere progetti di contrasto all’obesità infantile e la diffusione della cultura dell’alimentazione sostenibile.

L’obesità– ha dichiarato la Chairholder della Cattedra Unesco Annamaria Colao – è la vera pandemia dell’ultimo ventennio. Come dimostrano tutti i dati scientifici l’obesità è causa di patologie cardiovascolari, neoplastiche e degenerative che sono le principali cause di morte della nostra popolazione. La battaglia all’obesità ridurrà l’impatto delle patologie sulla popolazione e ridurrà i costi delle procedure mediche e chirurgiche. La prevenzione dell’obesità deve procedere su binari educazionali e sulla prospettiva di offrire cibo salutare a costi sostenibili considerando che l’obesità è prevalente nelle fasce sociali più disagiate.

Il 9 % della spesa sanitaria in Italia – ha ribadito il Presidente del Gruppo Tecno Giovanni Lombardi –  è direttamente ed indirettamente legata ad una cattiva alimentazione: obesità o sovrappeso. Inoltre esiste una correlazione precisa e stringente tra reddito e titolo di studio con il sovrappeso. Da questa esigenza nasce la convenzione con la Cattedra Unesco che intende integrare, in un’ottica di sviluppo sostenibile, il momento ambientale con quello sociale, e l’avvio del progetto di Pasto Sostenibile.
Oggi nel quotidiano la sostenibilità viene declinata come impatto ambientale, ma non ancora così diffusamente dal punto di vista sociale e alimentare, mentre i due settori sono strettamente collegati: basti pensare come l’impatto ambientale determinato dagli allevamenti intensivi sia collegato all’impatto dell’alimentazione. Eppure negli indici SDG, il 3 (Salute e Benessere che si propone di Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età e il 12 Consumo e Produzione Responsabili che si propone di Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo prevedono il riferimento al cibo ed alimentazione sostenibile e all’uso responsabile delle risorse).

Per sensibilizzare e diffondere la nascita di questa convenzione – ha continuato Lombardi – da una parte Tecno sarà impegnata nella determinazione dell’impronta di CO2 negli elementi componenti un “pasto”, compresa l’impronta idrica, delle materie prime, conservazione, la trasformazione e la cottura dall’altra la Cattedra Unesco si occuperà di validare l’aspetto nutrizionale e l’impatto sulla salute.

Tecno ha il suo quartier generale a Napoli, e sedi a Milano, Bologna, Berlino e Parigi. Nel 2005 è stata una delle prime aziende italiane a conseguire la qualifica di ESCo – Energy Service Company – accreditandosi presso l’AEEG (Autorità Energia Elettrica e Gas), per certificare gli interventi energetici. Dal 2017 è in Elite, il programma internazionale nato in Borsa Italiana nel 2012 in collaborazione con Confindustria e dedicato alle aziende più ambiziose, con un modello di business solido e una chiara strategia di crescita. L’azienda ha ricevuto nel 2019, come migliore realtà italiana per la sua categoria, il premio internazionale EBA National Winner 2019, promosso da European Business Awards. Nel 2020 il Gruppo ha vinto per la terza volta il premio Best Managed Companies di Deloitte. Tecno è stata anche l’unica azienda selezionata da Deloitte per lo studio dedicato alle prospettive globali per le aziende del Mid Market. Dal 2020 Tecno è entrata a far parte del Global Compact delle Nazioni Unite ed è membro della task force Energy and Resource Efficiency del B20, il business forum del G20 italiano.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *