Suoni contro muri, musica e arte in streaming
Al Teatro Trianon Viviani presentata Suoni contro muri, la rassegna ideata da Marisa Laurito: sei concerti in contrappunto con opere di artisti, in collaborazione col Museo Madre
NAPOLI – Al Teatro Trianon Viviani la musica e l’arte si incontrano in Suoni contro muri, la nuova rassegna ideata da Marisa Laurito, direttore artistico del palcoscenico della Canzone napoletana, trasmessa in streaming da mercoledì 10 marzo.
6 testimonial per 6 musicisti accompagnati da 6 artisti di arte contemporanea in 6 concerti: il teatro pubblico di Forcella ha programmato sei concerti di musicisti partenopei che interpretano le canzoni napoletane di ieri e di oggi. Ogni viene presentato da un musicista, eccezion fatta dello scrittore de Giovanni, insieme con le opere di artisti selezionati dal Museo Madre.
Marisa Laurito spiega il senso dell’iniziativa: «I teatri sono ancora chiusi e gli artisti vivono un periodo di grande mortificazione, sentendosi sempre più isolati: proprio per questo, oggi e ora, noi artisti dobbiamo essere compatti, stare insieme ed essere generosi l’uno con gli altri. Di qui l’idea dei sei artisti importanti e riconosciuti a livello internazionale che raccontano perché appassionati, la musicalità di altrettanti bravissimi musicisti e, grazie al museo Madre, nella persona di Laura Valente, presidente uscente che ha abbracciato la mia idea, intervengono in questi concerti con le loro immagini, sei potenti artisti di arte contemporanea.»
Così il 10 marzo Gianni Conte nel concerto Conte… un piano per Napoli: Renzo Arbore racconta il musicista, sottolineando che «…la bella, potente, intonata e coinvolgente voce», sempre volta all’espressione, che nasce dal «… pensare intensamente a quello che si canta e per chi si canta.» Una carrellata di canzoni dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, accompagnata dalle opere dello scultore e pittore Lello Esposito, che lavora sull’immaginario culturale partenopeo.
Il 17 marzo Eugenio Bennato introduce Fiorenza Calogero in NapulAnnura, una cantante che per il fondatore del movimento Taranta power «… appartiene a una ristretta schiera di interpreti della canzone che si sono sottratti a quel cliché, a volte negativo e pesante, che grava sulla città.»
Da Renato Carosone a Sergio Bruni, da Angela Luce a Concetta Barra, partendo Settecento napoletano, un excursus associato al lavoro di Enrico Benetta, artista veneto che si muove su diversi registri stilistici e la fusione di fonti culturali lontane tra di loro.
Il 24 marzo Stefano Bollani presenta il concerto del pianista e cantante Lorenzo Hengeller in Alla faccia del jazz: «Hengeller, che è il nome delle sfogliatelle a Napoli, è un giovanotto matto con l’umorismo sano alla Luttazzi o alla Carosone e la passione per il jazz e per le musiche vive e divertenti.» Dietro le note del musicista partenopeo c’è un vero e proprio manifesto di poetica del jazz. In contrappunto il lavoro di Roxy in the box, artista che indaga, colpisce, schernisce e smaschera tutto ciò che risiede “fuori dal box”, comunicando attraverso il corpo.
Il 31 marzo Tosca racconta i Suonno d’ajere in Suspiro: «… questo trio incredibile interpreta la canzone napoletana con una classicità all’insegna di una strana e incredibile modernità». La cantante Irene Lupe Scarpato, il mandolinista Marcello Smigliante Gentile e il chitarrista Gian Marco Libeccio hanno creato una formazione tipica dei posteggiatori del primo Novecento. Il concerto è l’occasione per vedere il lavoro del fotografo e filmmaker partenopeo Giuseppe Riccardi.
Peppe Barra il 7 aprile presenta Tommaso Primo: «Tommaso è un ragazzo intelligente, che scrive bene, interpreta bene e comunica una musica dal sapore antico, ma nello stesso tempo moderno.» Intitolato 3103 live streaming, il concerto presenta l’album omonimo, ironico rispetto ai clichés di cui la società moderna è schiava, musicalmente ispirato alla tradizione soul statunitense con sfumature tropicaliste e innesti r’n’b e rap. Al concerto è associato il lavoro della fotografa Chiara Pirollo, che si concentra su esperienze visuali sul corpo e la fisicità scattate in analogico.
Il 14 aprile, lo scrittore Maurizio de Giovanni introduce Flo: «Una straordinaria musicista con una bellissima voce, le cui canzoni sono dei racconti dell’intimo e dell’anima, che parlano di lei attraverso le storie degli altri.» La cantautrice, al secolo Floriana Cangiano, interpreta i brani dell’ultimo album 31salvitutti, storie di salvezza e di eroismo consapevole o casuale che incitano a reagire e a volere il cambiamento, dove si intrecciano le banlieues francesi, le strade di Napoli, le periferie, le storie di chi si sposta e rincorre la vita. Il contrappunto è con le immagini della ricerca della fotografa Valeria Laureano.
Il 21 aprile è in programma un ultimo concerto – «… un “bonus track” della rassegna…», lo definisce Marisa Laurito – con Maldestro. Il cantautore, che ebbe una delle sue prime affermazioni proprio al Trianon Viviani, nel contest per musicisti emergenti Palco libero, propone il recital EgoSistema.
Di seguito il calendario degli eventi in dettaglio