Sgarbi, ed è polemica
NAPOLI – Alla Basilica di Santa Maria della Pietrasanta lunedì 23 gennaio il professor Vittorio Sgarbi ha presentato il catalogo della mostra i Tesori Nascosti. Tino da Camaino, Caravaggio, Gemito.
La pubblicazione, avvenuta dopo l’apertura dell’esposizione del 6 dicembre scorso – che terminerà il 28 maggio prossimo – a cura di Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale, è stato realizzata dalla casa editrice Maggioli Musei con progetto grafico di Sara Pallavicini.
All’interno sono illustrati gli oltre 150 capolavori di circa 60 autori, provenienti da collezioni private ed esposti nella basilica recentemente restaurata che tratteggiano un quadro della geografia artistica italiana di opere realizzate in un arco temporale che va dal XIII al XX secolo. Il catalogo, formato 28 X 32 cm., conta 393 pagine e sarà in vendita al costo di 45 euro.
Alla presentazione del catalogo sono intervenuti anche due rappresentati di Governo: Antimo Cesaro, Sottosegretario Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Gennaro Migliore, Sottosegretario Ministero della Giustizia, ma anche lo storico dell’arte Nicola Spinosa, il rettore della basilica Monsignor Vincenzo De Gregorio e Gianni Filippini produttore esecutivo della mostra.
Durante la conferenza stampa, alla presenza di oltre 650 invitati tra collezionisti, appassionati d’arte e persone che avevano già prenotato il catalogo della mostra, Vittorio Sgarbi ha spiegato i contenuti della stessa pubblicazione e illustrato i contenuti del suo saggio introduttivo durante il quale ha più volte puntato il dito contro il direttore del Museo di Capodimonte, il francese Sylvain Bellenger, reo di aver più volte accusato lo stesso Sgarbi di portare avanti operazioni poco culturali e più legate a promozione d’immagine.
«Bellenger è un gran maleducato – ha detto Sgarbi durante l’incontro a Napoli – che non ha alcun rispetto e che non sa di cosa parla. Va cacciato, non può fare il direttore di un museo come Capodimonte non avendo diplomazia ed essendo uno straniero privo di rispetto. Faccia lo spiritoso a casa sua non qui. Liquidarlo sarà d’ora in poi il mio pallino».
Sgarbi ha trovato sostegno nello storico dell’arte Spinosa che ha sostienuto la sua tesi precisando: «Questa volta Vittorio Sgarbi ha perfettamente ragione, non si può alzare un polverone su una mostra così interessante come quella dei Tesori Nascosti, per giunta senza averla neanche visitata. Non dimentichiamo che le problematiche di Capodimonte non si risolvono con un quadro sgranato come la Suonatrice di Liuto di Vermeer, che altri musei lasciano in cantina, ma con un lavoro costante di promozione e programmazione».