Serena | Incontro karmico
Alle nostre madri: senza di esse non saremmo state così… E noi, cosa siamo diventate noi? Le prime della classe, come Serena e l’incontro karmico che segnò la sua vita …
Mentre mi affaccendavo tra corsi ed esami e cercavo di capire quale fosse la mia posizione nel mondo comparve nella mia vita Angela. Un afoso pomeriggio di fine settembre mio padre mi accompagnò a casa sua, era una nostra parente venuta nella nostra città per studiare, i nostri genitori si erano contattati e avevano deciso che dovessimo conoscerci. Venne ad aprire la porta e subito mi colpì per il suo aspetto statuario.
Alta, bruna, muscolosa con un incedere sicuro e spavaldo, sembrava tenere in pugno il mondo, sembrava sapere esattamente cosa volesse e dove volesse andare. Portava degli occhialini alla John Lennon molto in voga al tempo e un paio di pantaloncini rosa con grossi fiori. Era tutto un contrasto la sua persona, femminile e maschile si incontravano rimandandomi l’immagine di un essere nuovo, inedito.
Era una donna per bellezza, tratti e accorgimenti di natura femminile ma aveva qualcosa di maschile o perlomeno quello che si attribuisce tradizionalmente ai maschi. Era verosimilmente una virago, mostrava forza fisica, coraggio e risolutezza da amazzone, da personaggio mitologico. Nessuna persona, nessuna donna fino a quel momento mi avevano colpito così tanto.
Fu imprinting immediato, diventammo amiche, sorelle, complici e il suo incontro fu determinante in maniera totalizzante sulla mia vita.
Da quel momento diventammo inseparabili, trascorrevamo ore e ore insieme a fumare lunghe sigarette e a volte altro. Compravamo una marea di birre e ce le scolavamo ghiacciate mentre in Tv davano vecchi film.
Spesso rimanevo a dormire a casa sua e nonostante lei fosse di poco più grande di me e venisse da una città periferica del profondo sud, sembrava già aver accumulato esperienze millenarie e aver vissuto in mille posti diversi. Era il karma, così mi diceva, ad averci fatto incontrare.
Nella vita precedente eravamo state gemelle siamesi e un atroce destino aveva voluto che ci dividessero, ma adesso c’eravamo ritrovate e nessuno ci avrebbe più separato.
Angela studiava all’Accademia di belle arti, voleva diventare scenografa e amava il teatro in maniera totalizzante. Il teatro, diceva, non è solo la rappresentazione del reale quanto piuttosto la proiezione di un aspetto del reale che noi vorremmo si realizzasse.
Ero affascinata da questa ragazza e allora ancora non sapevo quanto impatto avrebbe avuto sulla mia vita.
Bianca Sannino, docente appassionata nella scuola statale italiana, vive e insegna a Portici da più di vent’anni.
Dopo aver attraversato perigliosi mari in vari ambiti e settori ed essersi dedicata alla redazione di libri saggistici e specifici del settore dell’insegnamento, esordisce oggi nel genere novellistico.
Due lauree, corsi di specializzazione, master non sono bastati a spegnere la sua continua, vulcanica e poliedrica ricerca della verità.
Da sempre, le sue parole che profumano di vita e di umanità, arricchite dalla sua esperienza e sensibilità, restituiscono delicati attimi di leggerezza frammisti a momenti di profonda riflessione.
Nel 2021 inizia la collaborazione con LoSpeakersCorner pubblicando una serie di novelle, tutte al femminile.
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Che emozione! Complimenti Bianca, in poche frasi descrivi un periodo più lungo e sentimenti invisibili ma palpabili.