Rosita Arpaia, un talento sospeso
Il mondo dorato dello spettacolo e della comunicazione nasconde insidie e delusioni, inducendo talentuosi artisti come Rosita Arpaia a prenderne le distanze
di Antonio Vitale
Per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna affrontare molte difficoltà e delusioni, oltre a considerare il fatto che chi vi lavora spesso si trova a dover gestire situazioni contraddittorie e destabilizzanti.
Vogliamo perciò raccontare l’esperienza dell’artista napoletana Rosita Arpaia, che ha deciso di abbandonare questo mondo.
Com’è nata questa passione?
Circa 3 anni fa ho avuto la mia prima esperienza con Stars Web TV attraverso la pubblicazione di un cortometraggio ideato da me con una chiara impronta autobiografica dal titolo: ” Mi dispiace ma è chiuso”, dove l’argomento principale era la compravendita dei neonati. Successivamente, grazie alla mia esperienza giovanile in teatro con il Maestro Carmine Coppola, ho dato vita ad un secondo cortometraggio, nel quale ho raccontato la mia personale vicenda di neonata abbandonata , al quale ha partecipato l’attrice Lucia Cassini, che le hafruttato un riconoscimento pubblico.
Dagli inizi in poi c’è stata una evoluzione del suo impegno nel mondo della comunicazione?
Le esperienze nel mondo della comunicazione mi hanno portato ad aprire un mio canale youtube ed Instagram dal nome “Rosita Channel – Napoli”, dove ho trattato diversi argomenti, in particolare la cultura e l’archeologia napoletana attraverso varie visite guidate con un cicerone partenopeo d’eccezione. Si, proprio, lei, dottor Antonio Vitale, medico ortopedico, ma anche appassionato dell’arte e di cultura napoletana.
Il canale include anche la recitazione di alcune poesie napoletane scritte da me, alcune delle quali sono state premiate, come “Telefonata a Dio” che tratta della violenza di genere e “Diversamente Dio”, nella quale si fa riferimento alla violenza di una docente esercitata su bambini disabili, tema a me molto caro in quanto anch’io insegno nella Scuola Primaria e sono referente per quanto riguarda bullismo e cyberbullismo, tema sul quale ho partecipato come relatrice a un convegno all’università Link di Napoli.
La ringrazio per la citazione della mia partecipazione amichevole alle sue iniziative. Rosita, perché, dunque, ha deciso di lasciare il mondo della comunicazione in senso lato?
Le mie esperienze e la notorietà acquisita hanno anche avuto dei riscontri negativi, soprattutto legati alla scarsa collaborazione ed in alcuni casi all’insano antagonismo che si trova in certi ambienti. Per questo motivo ho deciso di dedicarmi alla ricerca del mio “io”, attraverso la meditazione ed allo studio delle filosofie orientali. Soprattutto posso dedicarmi in misura maggiore alle mie figlie, che, naturalmente, rappresentano i valori principali della mia vita.
Rosita Arpaia in chiusura dell’intervista ringrazia tutti coloro che hanno avuto stima, fiducia, rispetto e amicizia nei suoi confronti con il proposito di tornare a ricalcare le scene pubbliche con uno spirito ed un “io” diverso .
https://www.youtube.com/watch?v=wr_Z4EOCyDg&t=19s