Quinta tappa di @scuolasenzabulli
NAPOLI – La quinta tappa di @scuolasenzabulli promossa dal Corecom Campania si è fermata all’Istituto Gigante – Neghelli.
Nel corso dell’iniziativa l’ispettore della Polizia delle Comunicazioni, Umbertina Picano e l’assistente capo della Polizia postale Giuseppe Giorgio hanno illustrato, con l’ausilio dei filmati, i pericoli della rete e dei social network.
«Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è in continua crescita. È necessario far conoscere le conseguenze che questi atti possono comportare sullo sviluppo cognitivo dei ragazzi.
Con l’approvazione della legge regionale, di cui sono stato relatore, la Regione Campania per prima ha compiuto un atto concreto. Abbiamo istituito un fondo a favore delle vittime, un comitato regionale di osservazione e la realizzazione di una serie corsi di formazione.» Lo ha detto Carmine De Pascale, consigliere regionale della Campania, intervenendo alla quinta tappa di @scuolasenzabulli 2019, la campagna contro bullismo e cyberbullismo promossa dal Corecom Campania.
Giuseppina Lanzaro, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Gigante – Neghelli ha evidenziato che «… il problema bullismo esiste già dalla scuola primaria e noi educatori lo affrontiamo in classe attraverso una serie di progetti e iniziative nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionale e dei Programmi regionali di scuolaviva. Quest’anno la mission del nostro istituto è ‘educare alla bellezza’, adottando la frase di Peppino Impastato secondo cui è possibile sconfiggere omertà e criminalità attraverso una nuova filosofia di pensiero.»
Per la consigliere regionale campana, Bruna Fiola «… bisogna dialogare con gli studenti e spiegare nei minimi dettagli come affrontare il problema del bullismo, seguendo i consigli degli esperti per individuare la soluzione. Occorre insegnare ai giovanissimi che le nuove tecnologie vanno utilizzate con particolare attenzione e consapevolezza.»
«È importante che le Istituzioni territoriali agiscano in sinergia con le comunità scolastiche” – ha sottolineato Arnaldo Maurino, assessore alla X Municipalità del Comune di Napoli -, per costruire gli anticorpi necessari che non facciano aumentare a dismisura i casi di bullismo, perché potrebbero rappresentare l’anticamera di nuovi atti di criminalità.»
Secondo Francesca Recano, psicologa e psicoterapeuta, “determinante è la prevenzione attraverso l’ascolto dei giovani per evitare che durante la fase della crescita certi ruoli si cristallizzino, dai quali è più difficile uscire superata l’adolescenza.»
«Abbiamo riscontrato che anche i giovanissimi allievi sono già pronti a individuare i casi di bullismo, per segnalarli ai docenti ed evitare spiacevoli avventure”, ha rimarcato lo psichiatra e criminologo forense, Antonio Scamardella.
«Bambini e adolescenti trascorrono molto tempo online e i crescenti episodi di cyberbullismo, per numero e gravità – ha sostenuto Domenico Falco, presidente del Corecom Campania -, rappresentano un’emergenza educativa, come testimoniano le indagini pubblicare da ‘Telefono Azzurro’ attraverso il centro nazionale di ascolto.»