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Quel terribile 1943

Una Napoli massacrata dai bombardamenti aerei da parte degli alleati. 80esimo anno dal terribile 1943

di Antonio Vitale

CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella struttura sottostante alla monumentale Basilica di San Paolo Maggiore in via de’ Tribunali, negli spazi sottostanti, sede dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, detta La Sciabica, è stata allestita la mostra di fotografie d’epoca Le bombe sulle chiese di Napoli e altre storie per immagini (1906 – 1944) per raccontare i giorni d’e ccape ‘e fierro.

le bombe causavno incendi e crolli e si cercava scampo gridando: Fujte, so’ asciute ‘e ccap’e fierro, ovvero gli eroici pompieri napoletani.

La mostra fotografica narra attraverso un gran numero di immagini il periodo della seconda guerra mondiale, quando Napoli fu massacrata dai bombardamenti aerei da parte degli Americani. Fu una delle città italiane che subì il maggior numero di bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Vi furono tante incursioni aeree, circa 200, dal 1940 al 1944, ed in particolare 181 raid solo nel 1943.

I pompieri napoletani sono stati i protagonisti di quel periodo in quanto, intervenendo su edifici bombardati ed in particolare sulle Chiese, accedevano ai siti per i sopralluoghi tecnici e documentavano con un grande numero di fotografie lo stato dei luoghi.

La mostra, voluta e curata dall’Ingegner Michele La Veglia, Responsabile personale di sala operativa Regionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, è stata inaugurata lo scorso 22 marzo alla presenza di un folto pubblico e numerosi esponenti della cultura napoletana. Un racconto degli anni della Seconda Guerra che celebra la ricorrenza dell’80esimo anniversario di quel terribile 1943.

All’allestimento di Le bombe sulle chiese di Napoli e altre storie per immagini (1906 – 1944) per raccontare i giorni d’e ccape ‘e fierro ha collaborato, inoltre, Rosario Martusciello, Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Nell’esposizione sono presenti numerosi cimeli della Collezione Gianmaria Lembo, scrittore di numerosi libri e collezionista di tantissimi reperti fotografici degli eventi bellici di quegli anni.

L’Ingegner Michele La Veglia, esperto di Storia dei Pompieri, ha curato la mostra scrivendo i testi abbinati alle drammatiche immagini ed ha così commentato: Una mostra che vuole esser un tributo, a quei Napoletani che non ci sono più e a quei Napoletani che hanno tratto da quella immane tragedia la forza di ricominciare. A loro dobbiamo un grande GRAZIE. E un pensiero particolare va ai i miei “antichi” colleghi Vigili del Fuoco, in quanto pochi conoscono il ruolo che ebbero in Italia in quegli anni, e l’impegno a Napoli in particolare. Con questa mostra abbiamo voluto raccontare i soccorsi effettuati nelle città negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

I Vigili del fuoco effettuarono migliaia di interventi, anche durante i bombardamenti e sotto il tiro delle mitragliatrici, incuranti dei rischi e spesso vittime essi stessi di ordigni e crolli.

La mostra comprende, inoltre, fotografie e cartoline originali dell’Archivio Lembo riferite all’eruzione del Vesuvio del 1906, delle crocerossine e dei Treni Ospedali della Grande Guerra e degli anni tra le due Guerre.

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