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Premio Pimentel Fonseca, la forza della parola

NAPOLI – Nella Sala Di Stefano del Pan | Palazzo delle Arti in via de’ Mille martedì 18 settembre alle 18 si terrà la IV edizione del Premio Pimentel Fonseca, dedicata alla memoria della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata per aver voluto raccontare la verità.

Il prestigioso riconoscimento, intitolato alla patriota e giacobina Eleonora Pimentel Fonseca, fondatrice del giornale Monitore Napoletano,   verrà consegnato alla giornalista maltese Caroline Muscat, che oggi, insieme ad altri colleghi, prosegue le inchieste di Daphne sul portale theshiftnews.com.

Vincitrice del premio Honoris causa: la giornalista spagnola Olga Rodríguez.

Nel corso della premiazione saranno presenti: Nino Daniele, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e Massimiliano Marotta, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Accompagnerà la premiazione la performance teatrale a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema di Gianni Sallustro con Roberta D’Agostino,con gli abiti storici di Costantino Lombardo.

Daphne Caruana Galizia aveva seguito l’inchiesta internazionale sui MaltaFiles, diventando così una figura di riferimento del giornalismo investigativo internazionale. Era stata la prima a diffondere la notizia del coinvolgimento nei Panama Papers di membri del governo maltese e nelle sue inchieste aveva anche lanciato ombre su Michelle Muscat, moglie del primo ministro, accusata di essere la beneficiaria di una società con sede a Panama che muoveva ingenti quantità di denaro su conti bancari in Azerbaigian. Ripetutamente minacciata di morte, Dafne Caruana Galizia saltò in aria nella sua auto il 16 ottobre 2017, pochi minuti dopo aver aggiornato, per l’ultima volta, il suo blog personale.

La grande cronista maltese verrà ricordata in occasione della consegna del Premio, che quest’anno sarà preceduta alle 10 dalla deposizione di una corona di fiori per onorare e ricordare tutti i martiri della rivoluzione napoletana del 1799, i cui resti sono seppelliti nella Basilica del Carmine Maggiore.

Caroline Muscat giornalista investigativa e attivista maltese Caroline ha vinto numerosi premi internazionali e locali per la sua instancabile lotta a favore dei diritti umani e per la salvaguardia dell’ambiente. Attualmente, la Muscat si sta battendo per scoprire i veri assassini della sua collega. Grande novità di quest’anno è il Premio Honoris Causa che sarà assegnato a Olga Rodríguez, giornalista, scrittrice, corrispondente di guerra e specialista del mondo arabo. A Baghdad fu testimone dell’assassinio del suo collega José Caruso, morto a seguito di un’esplosione causata da un carrarmato nordamericano. Per questo motivo, da molti anni Olga avverte forti dolori alla testa. Ha scritto articoli sulla Guerra del Golfo e un libro sulla Primavera Araba, sempre come testimone diretta. È co-fondatrice del famoso giornale online diario.es.

Le protagoniste del premio, in onore di Eleonora Pimentel Fonseca, sono giornaliste e attiviste che lavorano in difesa dei diritti civili. Nel corso della prima edizione, che si è svolta il 20 agosto 2015 al Pan, è stata insignita la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della Novaya Gazeta, dove lavorava con Anna Politkovskaja. Per la seconda edizione, è stata scelta Djimi Elghalia, attivista per i diritti del popolo Saharawi. La terza ha invece visto vincitrice la leggendaria attrice Pilar Bardem, che, come gli attori suoi figli, da tempo è un’instancabile attivista per i diritti civili

La manifestazione, prologo del Festival Internazionale di Giornalismo Civile Imbavagliati, diretto e ideato da Désirée Klain, è fortemente voluta e promossa dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e realizzata dall’associazione culturale Periferie del mondo &nd ashPeriferia immaginaria.

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