Portici Campus, la visione sul futuro. L’intervista a Bruno Provitera
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – Nel Galoppatoio Reale coperto della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II in via dell’Università, giovedì 5 novembre alle 9.30 la Fondazione Portici Campus presenterà le iniziative del progetto Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania dedicato alle scuole di ogni ordine e grado dell’area vesuviana, che si concludernno il prossimo 12 dicembre.
Oltre al presidente dell Fondazione, sindaco Vincenzo Cuomo, al direttore generale Bruno Provitera e alle autorità coinvolte nell’evento, sarà presente il vicepresidente della Regione Campania onorevole Fulvio Bonavitacola.
La Fondazione Portici Campus, voluta dall’Amministrazione comunale, fu istituita nel 2006 e riconosciuta dalla Prefettura di Napoli nel 2010. Fino al 2013 fu diretta dal Bruno Provitera. Lospeakerscorner l’ha incontrato per saperne di più.
Quale visione ha la Fondazione Portici Campus?
Con questo evento intendiamo divulgare l’informazione scientifica che detiene la cittadella della ricerca che risiede in città da decenni; attraverso un approccio turistico- scientifico diretto al mondo della scuola come in questo caso, senza escludere i ricercatori ed il pubblico di qualsiasi età. Portici, oltre ai beni paesaggistici e culturali che possiede ( Reggia di Portici, le Ville Vesuviane del ‘700 il porto borbonico del Granatello e il Museo ferroviario di Pietrarsa) presenta sul proprio territorio dell’eccellenze scientifiche tutte concentrate in 2 k m².
Abbiamo ritenuto fosse possibile inserirla nel circuito turistico di nicchia quello scolastico perché la città, per quello che offre, può essere meta del turismo scientifico in Campania. Con queste finalità si tende a valorizzare le eccellenze scientifiche del territorio porticese, attraverso un nuovo precorso che coniuga Arte, Cultura e Scienza. Il nostro primo obiettivo sarà quello di catturare l’attenzione dei visitatori e dei giovani in particolar modo, offrendo loro una opportunità irripetibile di avere contatti con il mondo scientifico e della ricerca sul nostro territorio e con la speranza che da tale attrazione possano formarsi nuovi talenti e validi ricercatori nel prossimo futuro.
Il nuovo corso della Fondazione cosa prevede?
Il format dell’evento è rimasto più o meno quello consolidato negli anni precedenti, si è rinnovato nella location, Abbiamo lasciato l’orto botanico della Reggia di Portici per essere presenti nel Galoppatoio Reale, recentemente tornato al suo splendore dopo il recupero architettonico e funzionale grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Cuomo. Nel 2013 ho lasciato la guida della Fondazione all’Amministrazione Comunale subentrante alla nostra. Riprendo la guida della stessa, dopo cinque anni torno come direttore generale. Da direttore ho verificato i conti e le attività svolte. Eredito una situazione economica disastrosa: ci sono state esclusivamente spese passive senza alcuna progettualità e nessuna produzione né margine. Avevo chiesto al Sindaco di uscire dalla società creata dal CdA precedente, la società Innovation SCarl (Società Consortile a Responsabilita Limitata, ndr) Innovation perché costituita senza un progetto chiaro, condivisibile e con una finalità precisa perche improduttiva in termine di realizzazioni di prodotti utili per avere ricadute occupazionali sul territorio e con bilancio negativo per tre anni. La Fondazione , a luglio di quest’anno ha messo in liquidazione la vecchia SCarl (Società Consortile a Responsabilita Limitata, ndr). Eredito quindi una Fondazione con una situazione economica abbastanza difficile derivata da una gestione superficiale. Il vecchio CdA commissionò un solo progetto, a dire il vero interessante riguardava un progetto per una Smart City, ma che a conti fatti non realizzabile nella nostra città perché non interconnessa all’area metropolitana di Napoli né ai comuni dell’area vesuviana, e comunque pesò sul bilancio della Fondazione.
Insieme agli enti di ricerca, con i quali si erano interrotti i rapporti per cinque anni, abbiamo stabilitondi ricominciare a lavorare in virtù di quel protocollo di intesa che fu siglato tra le parti all’atto della sua costituzione notarile. A settembre 2017 il CdA della Fondazione ricucì i rapporti istituzionali con i referenti scientifici e con il convegno Portici, oltre il waterfront c’è di più, si sancì di proseguire la strada interrotta chiedendo alla Regione Campania di diventare partner istituzionale della stessa.
Il rilancio della Fondazione è legato al partenariato che abbiamo creato con La Regione Campania, con il presidente De Luca, il vicepresidente della Regione Campania, onorevole Fulvio Bonavitacola, il vicepresidente del Consiglio Regionale, il senatore Tommaso Casillo, e il decollo dell’VIII edizione di Portici Meta del Turismo scientifico è diventato realtà. Con l’evento Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania da una parte valorizziamo i centri scientifici, portando a conoscenza di tutti i visitatori il grande attrattore culturale e scientifico che abbiamo in città, attraverso il protocollo d’intesa siglato con le scuole di ogni ordine e grado del territorio diamo valore alla scuola come istituzione e come partner in grado di interagire fruttuosamente con l’università ed i centri di ricerca per la formazione dei giovani studenti, terza gamba di questa rete che comprenderà in futuro anche le imprese.
Con l’evento Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania valorizziamo i centri scientifici portando a conoscenza del grande patrimonio che abbiamo in città, facendoli interagire con la scuola, attraverso i progetti scuola-lavoro. Patrimonio che ho sempre tenuto a valorizzare, non tanto considerandolo un Distretto scientifico ma quanto un attrattore che facesse da leva per il turismo. Portici può essere una prima meta cui si possono aggiungere le altre realtà scientifiche della Campania, come la Fondazione Idis- Città della Scienza, con la quale in futuro ci potrebbe essere una collaborazione.
Quali sono i target di questo evento?
La Fondazione Portici Campus si propone comemediatore dell’interazione tra le diverse istituzioni interessate a fare rete tra loro in maniera concreta per lo sviluppo coordinato dell’intera area vesuviana in termini turistici.
Introduce con questo evento un altro filone attrattivo per la città di Portici e dell’area vesuviana il “turismo scientifico”, senza comunque anteporlo ai beni artistici e culturali come la Reggia, il porto borbonico del Granatello e il Museo di Pietrarsa che possiede
La fondazione punta sulla partecipazione degli attori in campo, nel corso dell’evento il complesso monumentale “Galoppatoio reale”, scelto come location, sarà presentato, nella sua storicità ai visitatori ospiti della kermesse scientifica, dagli alunni del Liceo Scientifico F. Silvestri grazie alla collaborazione con la Prof. Linda Gallo e alla prof Annamaria Visconti referente della Fondazione Napoli Novantanove e il Maggio dei Momumenti che li hanno formati. . Invece il Centro MUSA si occuperà degli itinerari scientifici e botanici.
Da sottolineare che non abbiamo risorse umane: dobbiamo lavorare in equipe, e perciò ho presentato alla Regione Campania un piano organizzativo che tenga conto dell’area strategica, che è quella cooperativa del CdA, e la necessità di avere rapporti con le associazioni del territorio. Ho creato il club Gli amici di Portici, un sodalizio che le mette insieme, il cui presidente onorario è il professor Gennaro Biondi, che coordinerà gli iscritti, vecchi amici della Fondazione, che hanno dato o vorrebbero dare una mano gratuitamente. Cercherò di creare gruppi di lavoro finalizzati alle varie esigenze. Apriremo le porte a tutti coloro che vogliono lavorare.
Credo molto in questo progetto e sulle potenzialità della Fondazione: concluso Portici Meta del Turismo scientifico, ci dedicheremo al programma culturale e scientifico proposto dal Comitato Scientifico della Fondazione a firma del prof Lorito. Come anticipazione posso dire che punteremo ad ottenere Dottorati di Ricerca sulle materie multidisciplinari che la cittadella della ricerca rappresenta.
Un lavoro lungo e minuzioso che comporta una certa strutturazione operativa della Fondazione e l’impegno di tutti.
Come si svolgerà il concorso fotografico?
La I edizione del concorso videofotografico Cibo, Ambiente e Benessere è rivolto alle scuole dell’area vesuviana avrà come tema la gastronomia sostenibile. Le classi elementari dovranno produrre manufatti in Das, le medie fotografie, mentre le superiori realizzare brevi filmati sul tema della gastronomia o promuovere il biologico, orti sociali. I videoclip potrebbero poi essere utilizzati anche per la Pubblicità Progresso.
Per le scuole di Portici, partner del progetto, saranno inoltre attribuite delle borse di studio sempre sullo stesso tema del concorso. Saranno premiati i ragazzi meritevoli su indicazione del dirigente scolastico.
Cosa vuol dire ai più giovani?
La cultura e il sapere è un baluardo contro i populismi odierni. Coinvolgendo le scuole dell’area vesuviana cercheremo di trasferire ai ragazzi l’interesse per le materie scientifiche: è nell’innovazione tecnologica che risiede a Portici anche perché il futuro deve essere nelle loro mani. Sono loro che erediteranno i saperi e la consapevolezza che permetterà di essere attori consapevoli del proprio futuro. Sarà per noi come piantare dei semi.
L’anno prossimo vorremmo inserirci nel circuito visite scolastiche, passeggiate scientifiche le cui richieste saranno evase da ottobre maggio di ogni anno. Faremo conoscere anche luoghi culturali e paesaggistici dell’area vesuviana e sarà un evento nazionale.
Vuole sottolineare ancora qualcosa?
Si, come Fondazione dobbiamo puntare ad autosostenerci economicamente, ricorreremo all’istituto della donazione e alle sponsorizzazioni, certi che il nostro progetto, inclusivo piaccia anche agli altri comuni vesuviani e che otterrà il sostegno di molte persone. Un vero e proprio Distretto Scientifico, un volano per lo sviluppo dell’economia di tutta l’area vesuviana e regionale.