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Figli di Portici famosi: Mario Formisano

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi porticesi per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Mario Formisano è nato a Portici, di venerdì 2 novembre 1923, da Ciro Formisano e da Cira Cervo.

Dopo la maturità, si è laureato in Scienze Agrarie a Portici il 31 luglio 1945, con una votazione di «… 110 su 110, lode e tesi scritta dichiarata ”meritevole di stampa”».

Avviatosi alla carriera universitaria, ha seguito l’intera strada scelta, prima come assistente alla Cattedra di Microbiologia Agraria e Tecnica della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, divenendo poi libero docente e, infine, professore ordinario.

Per oltre un quarantennio, ha insegnato Microbiologia Agraria e Forestale nelle Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Per più di un trentennio, ha tenuto lezioni di Microbiologia Industriale e Microbiologia degli Alimenti nella Scuola di Specializzazione in Microbiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

A Portici, contemporaneamente alla docenza, ha svolto anche l’incarico di direttore dell’Istituto di Microbiologia Agraria e della Stazione di Microbiologia Industriale.

Dal 14 agosto 1986 al 13 ottobre 1987, è stato rettore dell’Università degli Studi del Molise.

I risultati delle sue ricerche, su diversi argomenti di Microbiologia generale e applicata, sono stati oggetto di 180 pubblicazioni. Queste, riportate da riviste italiane e straniere: «… Annali di Microbiologia; Annali di Igiene; Annales de l’Institut Pasteur; Atti dei Congressi Nazionali ed Internazionali di Microbiologia in cui è stato Relatore ufficiale; Annali della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Napoli; Le Scienze; Annali di Tecnica Agraria; Diritto allo Studio; Bulletin International d’Information sur la Biologie du Sol; Rivista Italiana di Igiene; Bollettino Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti; Industrie Agrarie; Nuovi Annali di Igiene e Microbiologia; European Regional Research American Embassy; L’Industria del Latte», in particolare, hanno riguardato «… il biochimismo microbico; l’ana-catabolismo della microflora terricola e connessa fertilità del suolo; la depurazione delle acque reflue ed usate e di quelle di balneazione; l’impiego dei microrganismi nel settore lattiero-caseario e in quello enologico; la trasformazione ed utilizzazione dei sottoprodotti dell’industria fermentativa in genere e, segnatamente, dei residui solidi urbani e degli antibiotici; gli aspetti igienico-sanitari connessi alla difesa dell’ambiente».

Non ha tralasciato l’attività di autore. Infatti, gli argomenti trattati nelle sue lezioni, li ha raccolti in vari libri e trattati di Microbiologia Generale ed Applicata e di Conservazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli:

  • Guida allo studio tecnico della microbiologia agraria ed industriale. Edizioni Agricole, Bologna, 1956
  • Lineamenti di tecnica commerciale dei prodotti agricoli: dalle lezioni del corso ufficiale nella facoltà di agraria. Libreria Liguori, Napoli, 1959
  • Argomenti di microbiologia agraria ed industriale, Liguori, Napoli, 1978
  • Complementi di Biologia, Microbiologia Generale ed Applicata e Laboratorio. Edises, Napoli, 1978
  • Microbiologia generale, pedologica, industriale. Edises, Napoli, 1990
  • Manuale di microbiologia e tecnica microbiologica. Edises, Napoli, 1991

Nel 1996, nel lasciare l’insegnamento alla Facoltà di Agraria di Portici, ha tenuto una lectio magistralis La Microbiologia a Portici nel passato nel presente nel futuro. Il saggio è stato poi pubblicato nel quarto volume degli Annali della Facoltà di Scienze Agrarie della Università degli Studi di Napoli, Portici.

Nel corso delle sue ricerche, ha scoperto diverse specie microbiche procariote (per esempio, i batteri) ed eucariote (quelle che formano il corpo delle piante, degli animali e dell’uomo).

Ha «… registrato in tutta l’area della Convenzione di Parigi diversi brevetti, omologati in ambito internazionale, riguardanti la produzione di fertilizzanti organico-biologici ed umo-minerali, nonché di enzimi microbici ad azione mucopolisaccaridolitica, utilizzati in conceria e nella cosmesi».

Nel corso dell’attività professionale ha ricoperto gli alti incarichi di:

  • «… “Principal Investigator” per l’Europa, dell’U.S. Department of Agriculture of Washington (Legge Pubblica U.S.A.) ed ha risolto il problema del “red heat” delle pelli Packers (quotate in borsa negli Stati Uniti d’America) utilizzate nella produzione di manufatti merceologici, abbattendone i relativi danni di alterazione bio-chimica».
  • «… Consigliere Scientifico di Industrie degli antibiotici, di Industrie alimentari, di Industrie enologiche e birrarie e lattiero-casearie, di Industrie farmaceutiche». In tale veste, ha «progettato e realizzato impianti industriali per la produzione di bevande fermentate lattiche ed impianti di trasformazione e riciclaggio dei residui solidi urbani».
  • «… Direttore Responsabile del reparto microbiologico del Centro Studi Repressione Frodi in Commercio dei prodotti agrari e di uso agrario».
  • Consulente giudiziario.
  • Presidente del Lions Club Napoli Host e vice Governatore del Lions International (Distretto 108Y- Italy).

In virtù delle sue doti di ricercatore e per il suo impegno scientifico, è stato:

  • nominato «… Presidente e/o Membro di numerose Accademie e Società Scientifiche italiane e straniere (Accademia Internazionale Medicea; Accademia delle Scienze della Repubblica di San Marino; Accademia Tiberina di Scienze ed Arti di Roma; Accademia Teatina per le Scienze di Chieti; Accademia Pontaniana di Napoli; The New York Academy of Sciences; Accademia “dei 500”; Società Italiana di Microbiologia; Società Italiana di Biologia Sperimentale; Centro Studi Sen. Leonardo Bianchi)».
  • citato nel «… “Dizionario Biografico dei Meridionali”; nel “Lui, chi è, in Italia”; nel ”Italian General Directory”; nel “Who’s who in Science in Europe”; nel “Longman World Reference on Research Database”; nel “Who’s who International Agriculture”; nel ”Europaisches Biographisches Verzeichnis”; nel “Who’s who in the World”».
  • insignito «… della “Medaglia d’Oro della Organizzazione Mondiale della Cooperazione”; della “Medaglia d’Oro e Diploma di Benemerito della Scienza, Cultura ed Arte”; del “Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana”».

Il microbiologo Mario Formisano, si spegne a Napoli il 10 giugno 2008.

Altri profili di porticesi famosi:

 

 

2 pensieri riguardo “Figli di Portici famosi: Mario Formisano

  • Desidero aggiungere una nota all’iniziativa meritevole dell’autore, dr.Stanislao Scognamiglio. Il prof. Formisano, zio Mario …”si è laureato in Scienze Agrarie a Portici il 31 luglio 1945, con una votazione di «… 110 su 110, lode e tesi scritta dichiarata meritevole di stampa»”. Non sfuggirá ai lettori affezionati che il giovane Mario Formisano si laureò nel’45, molto presto, a soli 22 anni, (si laureó infatti a luglio e i 23 anni li avrebbe compiuti a novembre) quando la terribile guerra aveva lasciato tutti i segni della sua devastazione. Dovette correre il ragazzo, divorare i voluminosi testi.
    Si, perché a casa erano cinque fratelli e la loro mamma, nonna Ciretta, era rimasta vedova proprio poco prima che la guerra iniziasse.
    Con la pensione del marito, dirigente delle Ferrovie, immaginate cosa si sia dovuta inventare per far sopravvivere l’intera tribù. Giovanna, sorella più piccola del Mario in questione,
    ci raccontava che per anni videro la loro madre fare finta di non aver fame per lasciare il poco che aveva recuperato ai giovani fratelli. Lei, appassionata di diritto privato e di Dante e Manzoni, autoritaria e temeraria, andava a caccia di farina, acqua, patate, unendosi agli uomini e le donne del circondario. Avevano nel giardino qualche albero di frutta, soprattutto agrumi, che dettero il loro contributo. Lei riuscì nel miracolo di assicurare la sopravvivenza dei suoi figli, dando loro anche la possibilità di studiare. Ma i ragazzi sapevano di dover accorciare i tempi. Non so neanche lontanamente immaginare in quali condizioni il giovane Mario poté studiare e dare risultati così brillanti e tempestivi.
    La vita in qualche modo ricompensó la madre. E tutti i cinque figli le dettero grandi soddisfazioni.
    Levo il cappello con rispetto a questa grande donna, Cira Formisano. Sono certa che zio Mario condivida da lassù e ci manderà uno dei suoi sagaci, irresistibili commenti.
    Ciao zio Mario.
    Il tuo successo lo hai meritato.

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  • Cara Gabriella,
    leggo purtroppo solo oggi questo tuo commento di oltre due anni fa e, anche se in ritardo, ti ringrazio tantissimo per il tuo commosso ricordo di papà.
    E’ vero, la “nonna Ciretta” dovette vedersela proprio brutta da quando, rimasta prematuramente vedova, prese ad occuparsi da sola dei cinque figli, l’ultimo dei quali, lo “zio Gigino”, aveva poco più di un anno quando restò orfano del padre. La guerra però arrivò un po’ più tardi, comunque a complicare ancora di più la situazione. Questo perché “nonno Ciro”, se non sbaglio, morì addirittura del 1933, diversi anni prima quindi che la guerra scoppiasse.
    Un abbraccio forte a te e a tutti voi “romani”.
    Cesare

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