Figli di Portici famosi: Marcello Candia
di Stanislao Scognamiglio
Si parla spesso di personaggi porticesi per nascita dei quali si sta perdendo il ricordo. Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Marcello Candia è nato a Portici, il 27 luglio 1916, da genitori dell’alta borghesia milanese, tra le mura di palazzo Sallustio in via Addolorata.
Terzogenito di cinque figli, dal padre « … Camillo, spirito laico ma tollerante, eredita le capacità imprenditoriali, dalla madre, Luigia (Bice) Mussato, la fede cattolica e l’amore per il prossimo».
Conseguite le lauree in chimica, biologia e farmacia, ha cominciato a lavorare presso l’industria di proprietà del padre Camillo, « … brillante azienda, leader nella produzione di anidride carbonica».
Nonostante il pressante impegno lavorativo, il giovane ha riservato molto del suo « … tempo libero all’assistenza dei reduci di guerra e alla redazione di una rivista missionaria».
Durante la lotta di Resistenza al nazifascismo ha collaborato con i partigiani e si schierato «… anche dalla parte degli ebrei, per salvarne il maggior numero dalla deportazione».
Dopo la guerra, si è dedicato « … agli sfollati e ai senzatetto, investendo le sue doti manageriali in una carità organizzata e preveggente, inventandosi anche un “villaggio” per accogliere ragazze madri».
Nel 1950 a seguito della morte del padre, ha assunto la direzione dell’azienda di famiglia e, al tempo stesso, ha iniziato « … a studiare con monsignor Pirovano la possibilità di fondare un ospedale in Brasile».
Maturata la decisione di essere missionario laico, venduta l’azienda e intrapresa un’intensa attività caritativa e missionaria, nel 1958, è partito per il Brasile.
Nel paese sudamericano, a Macapà, sul Rio delle Amazzoni, ha avviato la costruzione di un ospedale, di un centro di accoglienza, di una scuola per infermiere. Tante altre realtà, ricettive o formative, le ha realizzate a « … Macapà, Grajau, Balsas, Maributa, Prata, Porto Velho, Santana».
Poi, ha affidato la gestione di tante opere « … a missionari camilliani ed a personale locale, perché niente restasse legato alla sua persona».
Nell’anno 1979, il giornalista e scrittore Giorgio Torelli gli ha dedicato la biografia, intitolandola Da ricco che era. La frontiera del dottor Candia sul Rio Delle Amazzoni.
Nel 1980, ha incontrato «… Papa Giovanni Paolo II, durante la visita del Pontefice al lebbrosario di Marituba».
Nel 1982, per « … dare continuità alle opere da lui iniziate e di svilupparne altre sollecitate da esigenze contingenti, con lo scopo di rendere autonomi i beneficiati», ha dato vita alla Fondazione Marcello Candia.
Quest’ulteriore iniziativa filantropica è stata valutata « … impresa eccezionale di alto valore morale ed umanitario». Per cui, il capo della Repubblica Italiana, l’onorevole Sandro Pertini gli ha consegnato il Premio Feltrinelli.
Molto debilitato nel fisco, nel 1983, costretto al lasciare il Brasile, è rientrato a Milano.
Marcello Candia, circondato dall’affetto dei familiari, si è spento a Milano, il 31 agosto 1983, « … divorato da un cancro al fegato».
La notizia della prematura fine del medico missionario laico ha suscitato nel mondo intero vivo cordoglio fra quanti lo hanno conosciuto e hanno apprezzato le sue doti.
Il 12 gennaio 1991, il « … Cardinale Carlo Maria Martini apre il processo di canonizzazione del Servo di Dio Marcello Candia, chiuso l’8 febbraio 1994; nel 1998 viene depositata la “Positio super virtutibus”, ultimo passo prima della Beatificazione».
Il 9 luglio 2014, riconoscendone l’eroicità delle virtù praticate, papa Francesco ha promulgato il decreto con cui ha dichiarato venerabile Marcello Candia.
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