Pompeii Theatrum Mundi
POMPEI (NA) – Il progetto quadriennale Pompeii Theatrum Mundi, immaginato per il Teatro Grande del più imponente sito archeologico del mondo nasce d’intesa e collaborazione tra ilTeatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e il Parco Archeologico di Pompei, nel più vasto programma di promozione dell’areae dopo la riapertura al pubblico del bellissimo Teatro Grande.
Un ricco cartellone con inizio il 22 giugno e il 23 luglio dalle 20.30 sul palcoscenico del Teatro Grande (II sec. a.C.): andrà in scena il primo ciclo di drammaturgia antica, con cinque grandi testi riproposti al pubblico nell’affascinante atmosfera degli scavi. La rassegna estiva nasce con l’intento di restituire uno dei più straordinari siti teatrali archeologici del mondo al pubblico nazionale e internazionale.
«Dal 2014 – ha dichiarato Massimo Osanna, direttore generale del parco archeologico – le scene del Teatro Grande sono state restituite al pubblico internazionale, dove la nuova rassegna del Teatro Stabile di Napoli si inserisce in modo naturale. Nel celebrare e far rivivere al pubblico l’unicità e la sacralità di questi luoghi, Pompei ancora una volta si profila come laboratorio di arte e cultura, palcoscenico del mondo aperto alla tradizione e all’innovazione».
«Lo Stabile da me diretto – ha sottolineato Luca De Fusco – propone un progettodi drammaturgia antica, scelta tanto importante quanto naturale. Testi di Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca saranno rappresentati nel luogo in cui, con tutta probabilità, furono messi in scena già in epoca romana. Un luogo non neutro ma fortemente caratterizzato e pieno di fascino, esso stesso elemento della narrazione teatrale. In questo luogo riportiamo il teatro di prosa con una manifestazione che ci auguriamo susciti l’attenzione e il gradimento del pubblico, per sedici serate da trascorrere in uno dei maggiori palcoscenici della storia dell’umanità.
Cinque capolavori – ha concluso De Fusco – tesi a privilegiare ed esaltare il rapporto tra contenitore e contenuto, tra spazio scenico e narrazione teatrale, che la straordinaria location di Pompei consente e garantisce come poche altre al mondo».
Per tutta la durata della rassegna è inoltre possibile usufruire del Treno Campania Express (con partenza da Napoli Porta Nolana e arrivo a Pompei Santuario al costo di € 10 a/r). I biglietti sono acquistabili in prevendita presso la biglietteria EAV. È possibile prenotare il biglietto del treno scrivendo all’indirizzo e-mail:pubblicità@eavsrl.it. Il ritorno del treno da Pompei Santuario a Napoli Porta Nolana è previsto alle ore 23.30.
Il costo del biglietto d’ingresso alle singole rappresentazioni, a seconda dei settori, va dai 20 ai 30 Euro (biglietto intero) e dai 15 ai 25 Euro (biglietto ridotto per Cral, giovani under 30 e adulti over 60). Per studenti e universitari il costo del biglietto è di 10 Euro.
Per chi è interessato è possibile acquistare le Theatrum Cardper 4 ingressi o per 2 ingressiusufruibili singolarmente oppure in coppia. Chi acquista le TheatrumCard entro il 15 di giugno risparmia fino a 15 Euro.
È possibile acquistare online su www.vivaticket.it.Per i gruppi le prenotazioni si potranno effettuare inviando una mail a promotion.pompei@teatrostabilenapoli.it.
L’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.30.
Biglietterie:
- Teatro Mercadante(ingresso da Piazza Francese 46,alle spalle della facciata del teatro): tel. 081.5513396. Orari: dal lunedì al venerdi dalle 10.30 alle 19.00 e il sabato dalle 10.30 alle 13.00.
- Teatro San Ferdinando Piazza Eduardo De Filippo 20, tel. 081.292030 e 081.291878
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19.00 e il sabato dalle 10.30 alle 13.30.
E-mail:biglietteria@teatrostabilenapoli.it.
Elenco completo dei punti vendita autorizzati su: vivaticket.it
Tutte le informazioni su Pompeii Theatrum Mundi 2017 su: www.teatrostabilenapoli.it
Prenotazione obbligatoria. È inoltre possibile abbinare alla visione degli spettacoli la visita agli scavi a soli 5 euro scrivendo a promotion.pompei@teatrostabilenapoli.it.
Programma della rassegna:
- 22 – 25 giugno ore 20.30 – Orestea (AgammenoneeCoefore/Eumenidi) Il programma si aprirà il 22 giugno con Orestea (Agamennone e Coefore/Eumenidi) di Eschilo messo in scena da Luca De Fusco su produzione del Teatro Stabile di Napoli.Unica trilogia della classicità greca giunta integra dal passato, per quattro sere (dal 22 al 25 giugno)Orestea andrà in scena a giorni alterni nelle due sezioni,Agamennone e Coefore/Eumenidi. Lo spettacolo, dopo una tournèe di due anni in Italia e all’estero, approda ora nel luogo – il Teatro Grande di Pompei – dove era destinato a debuttare.
- 30 giugno – 6 luglio ore 20.30 – Dittico a firma del regista Massimo Luconi –Prometeo di Eschilo(dal 30 giugno al 2 luglio)Un debutto in prima nazionale che vedrà protagonista nei panni del grande e misterioso personaggio mitologico, l’attore Luca Lazzareschi. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli. In questo primo spettacolo di Luconi troveremo il Senegal come fil rouge del suo dittico perché ci saranno in scena musicisti provenienti dal Senegal e la scena sarà impegnata da un installazione curata da un artista senegalese.
- 5 e 6 luglio;Antigone. Una storia africana di Jean Anouilh da SofocleRecitato in lingua francese l’allestimento tratto dalla tragedia di Sofocle, firmata da Jean Anouilh, proviene dal Senegal ed ambienta il grande apologo sofocleo sulla giustizia nella realtà africana contemporanea.Lo spettacolo chiude un percorso di formazione durato circa tre anni in Senegal, di incontri/laboratorio basati sullo sviluppodelle capacità progettuali e artistiche di giovani senegalesi in campo teatrale. Al gruppo dei sei attori provenienti dal Senegal si uniscono alcuni attori non professionisti senegalesi residenti in Italia, a rappresentare il coro. Lo spettacolo è prodotto da Terzo piano teatro.
- 14 – 16 luglio ore 20.30 – Baccanti di Euripide. Quarto appuntamento del ciclo, il debutto in prima nazionale, messo in scena dal regista Andrea De Rosa.«Dio è morto, scrisse Nietzsche più di un secolo fa e, a dispetto delle assurde guerre di religione che ancora si affacciano all’orizzonte della nostra storia recente, quella sentenza sembra irreparabile e definitiva. Ma il sacro? Il misterioso? Sono anch’essi spariti per sempre dalle nostre vite? Il teatro – prosegueil regista – è ancora il luogo dove un dio può prendere vita? dove possiamo ancora ascoltare la sua voce e, soprattutto, ancora interrogarlo?». La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Napoli e Teatro Stabile di Torino.
- 22 – 23 lugliooe 20.30 – Fedra di Seneca con la regia di Le due rappresentazioni, nella traduzione di Maurizio Bettini, concludono il ciclo della rassegna. Prodotto dall’INDA/Istituto Nazionale del Dramma Antico – Fondazione Onlus, lo spettacolo, dopo aver debuttato al Teatro Greco di Siracusa ed essere poi andato in scena al Teatro Antico di Segesta, a Taormina e al Teatro romano di Ostia Antica, approda in un altro teatro unico e suggestivo come il Teatro Grande di Pompei.
(Fotoby Marco Ghidelli)