CampaniaCultura

Pompeii riapre dopo il lockdown

L’antica Pompeii sempre più green: gli interventi sul verde e i restauri eseguiti durante il lockdown hanno reso i percorsi sempre più affascinanti

POMPEI (NA) – Al Parco Arheologico è tutto pronto per la riapertura e l’accoglienza dei visitatori con un’offerta di visita più ampia, la novità dei percorsi sempre più verdi e due fasce tariffarie.

Nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie dettate dal Ministero della Salute, finito il locdown, dal 9 giugno sarà possibile accedere dai due ingressi di Porta Marina e Piazza Anfiteatro,  con itinerari unidirezionali differenziati e uscita dai 3 varchi (Porta Marina, Piazza Anfiteatro e Piazza Esedra) .

I due itinerari appositamente segnalati, secondo sensi obbligati, permetteranno al visitatore di scegliere da quale punto della città iniziare la visita, con una vasta possibilità di scelta e accesso non solo agli edifici pubblici ma anche a diverse domus.

Tra le novità di questa seconda fase, si ripropone all’ingresso di Porta Marina la visita alle suggestive Terme Suburbane, che riaprono dopo gli interventi di manutenzione. Le terme, un tempo in posizione panoramica sul mare, sono note per gli affreschi erotici dell’Apodyterium, (spogliatoio) che curiosamente contrassegnavano le casette poggia vestiti.

Risalendo verso il Foro, con tutti i suoi monumenti pubblici e religiosi, ci si potrà  spostare a nord verso la  Casa del Fauno e verso via del Vesuvio, per visitare la Domus degli Amorini Dorati o ammirare l’affresco di Leda e il cigno dall’omonima casa. Oppure riscendere da via Stabiana, visitare le Terme centrali e la casa di Marco Lucrezio fino al quartiere dei Teatri, passando per la casa del Criptoportico e del Menandro.

Un itinerario all’insegna del verde si sviluppa invece dall’ingresso Piazza Anfiteatro, che aggiunge alla passeggiata già percorribile, alcune novità. Passando per il giardino della Palestra Grande o nell’Anfiteatro e attraversando i Praedia di Giulia Felice tra alberi di melograni e il giardino fiorito su cui affaccia il bel portico della villa, si potrà visitare la Casa di Octavio Quartio, al cui centro dello spazio verde spicca il canale con le vasche, un tempo animato da giochi d’acqua, che riapre dopo due anni a seguito di interventi di messa in sicurezza.

E da qui raggiungere la  Domus della Nave Europa, che per la prima volta apre alla visita il rigoglioso vigneto sul retro, un tempo utilizzato dai proprietari della dimora per la produzione e il commercio del vino e ripristinato in epoca moderna sulla base di fonti storiche e indagini di botanica della  professoressa di Storia antica dell’università del Maryland, USA, Wilhelmina Feemster Jashemski.

Anche il giardino interno è stato restituito al suo splendore, grazie al recente progetto di ricostruzione storica, con l’impianto della vite maritata, una tecnica che prevede la coltivazione della vite su altro albero che funge da sostegno, utilizzata fin dai tempi antichi e fino a tutto l’800 nel territorio vesuviano.

Altra novità del percorso è il carro per il trasporto delle merci, conservato negli ambienti servili della casa del Menandro. Il cisium, il tipico carro utilizzato per consentire di spostarsi nelle vie della città, oltrepassando facilmente gli alti passaggi pedonali grazie alle grandi ruote,  presenta parti originali che sono state oggetto di un apposito restauro e che grazie alla ricostruzione della struttura circostante, proposta negli anni ’30 da Amedeo Maiuri, restituisce un’idea precisa della sua forma.

Dall’Anfiteatro è possibile anche attraversare la necropoli di Porta Nocera e visitare l’orto dei Fuggiaschi con il suo vigneto. E lungo via dell’abbondanza visitare la Domus di Cornelio Rufo con il bel peristilio (giardino colonnato), riaperta di recente, prima del lockdown.

Ha dichiarato il Direttore Generale Massimo Osanna: «Queste due settimane ci hanno consentito di monitorare l’impatto dei visitatori  e  il rispetto delle  misure sanitarie, registrando un positivo riscontro.  Anche gli accessi al sito, benché limitati ai visitatori campani, sono progressivamente cresciuti con alcune giornate di sold out, come il 2 giugno,  a conferma della grande voglia di tornare a godere di questi luoghi. Con l’apertura dei confini regionali ci aspettiamo un ulteriore incremento dei flussi. In questa nuova fase si aggiungono alcune novità ai percorsi, rese possibili grazie agli interventi di manutenzione e restauro portati avanti durante il lockdown, Abbiamo approfittato per intervenire anche sul decoro degli ingressi, in particolare a Porta Marina e Piazza Esedra, che sono stati oggetto di alcuni interventi di sistemazione. In particolare si è provveduto alla riqualificazione pavimentale del viale delle Ginestre, per migliorare il percorso di accesso al quartiere dei teatri. E sono proseguiti gli interventi sul verde, che in tutta la città antica è oggetto di monitoraggio da parte degli esperti dei giardini del Parco. Se in alcuni casi è stato inevitabile l’abbattimento di alcuni alberi, a tutela delle strutture archeologiche e dell’incolumità dei visitatori, a seguito di indagini fitostatiche, deputate alla verifica della stabilità e delle condizioni di vita delle piante – come nel caso del pino posto all’ingresso del quadriportico, che non è stato in nessun modo possibile recuperare – contestualmente si sta portando avanti il piano di ripristino dei giardini delle domus, con la ricostruzione storica e l’integrazione delle diverse specie vegetali

(Foto di copertina by Cesare Abbate ANSA foto)

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