Pompei, emersa la Domus dei Delfini
POMPEI (NA) – L’incessante attività di scavo svolta dal Parco Archeologico ha consentito di delineare un quadro alquanto complesso ed articolato, con l’individuazione di varie villae.
In questi giorni nella Regio V sta venendo alla luce una nuova casa, la Domus dei Delfini, lussuosa e raffinata dimora di fronte alla Casa delle Nozze d’Argento. Finora sono stati rinvenuti affreschi dai colori vivaci, che lasciano intravedere il vero “rosso pompeiano” e tra cui spiccano numerosi dettagli: un pavone, un pappagallo, una pernice, caprioli, animali fantastici e, appunto, i delfini che danno il nome alla casa, che probabilmente apparteneva al notabile Vedio Sirico, della famiglia dei Vedi.
Sul pavimento è scritto con tessere musive bianche salve seguito dalla parola lucrum, ovvero guadagno. Sta adindicare che il proprietario dell’abitazione, certamente ricco e forse commerciante, invece di rivolgere il rituale saluto all’ospite che entrava nella sua domus ecco che saluta … Chi? Il profitto!
Voleva indicare con tutta probabilità che tutto quanto serviva a far entrare soldi nella casa era il benvenuto. E, lo fa non in maniera ampollosa ma in modo umile e micragnoso, puntando a risparmiare qualche soldarello anche nella scrittura: le tessere musive più grandi costavano sicuramente qualche asse in più. Ed ecco allora che il rispettoso salve lucrum della soglia quasi non si vede, tanto sono piccole le tessere di marmo che vanno a formare le lettere. Da vero commerciante sparagnino.
Recentemente nel corso degli scavi di Civita Giuliana, località appena fuori le mura di Pompei, era avvenuto un ritrovamento eccezionale: tra gli ambienti individuati è emersa una stalla con resti equini, e addirittura è stata rinvenuta la sagoma integra di un cavallo. La tecnica dei calchi, adoperata per rendere visibili i reperti, ha permesso di identificare anche una mangiatoia la cui struttura, probabilmente costruita in materiale deperibile, è ancora visibile unicamente grazie al calco in gesso.