Poesia, Su fili d’erba
Leggerezza, interiorità e passione nei versi dell’ultima fatica letteraria libro di Maria Annunziata Gallo, Su fili d’erba
di Ciro Santisola
ACERRA (NA) – Nella rimodernata sala del Teatro Italia, al civico n. 13 di via Castaldi alle ore 19,30 di venerdì 22 ottobre, si terrà la presentazione del volume di poesie Su fili d’erba.
L’opera, … una raccolta in versi che approda su una scena sociale e relazionale profondamente segnata da una pandemia senza eguali … è la terza silloge composta da Maria Annunziata Gallo.
Con questi versi, la giovane poetessa acerrana, si propone di offrire al potenziale … lettore un respiro di leggiadria, un ossigeno verde, un inno alla Bellezza e alla Poesia che pur ci accompagnano nel quotidiano.
Il titolo stesso della raccolta, così come l’acquerello in copertina, evocano il concetto di leggerezza e abbracciano un sentire sublime che attraversa l’intera opera. I fili d’erba sono l’emblema del tutto nel frammento, un frammento apparentemente finito, ma che racchiude in sé tutto il senso e la Bellezza del Creato.
Alla presentazione, condotta e moderata con particolare abilità dialettica dalla giornalista Angela Siciliano, interverranno Maria Annunziata Gallo e la professoressa Rosa Morelli.
Durante l’incontro, l’Autrice proporrà all’ascolto dei presenti in sala la recitazione di alcuni brani della silloge, immancabilmente seguiti e/o accompagnati dagli estemporanei e sagaci commenti della sua eccezionale ospite.
Fiduciosa di trasmettere e condividere emozioni, Maria Annunziata, a mezzo di un’ammiccante locandina diffusa in Città e sul web, ha rivolto alla cittadinanza e a quanti amano la poesia il caloroso invito a intervenire numerosi alla presentazione. Con la stessa, ha voluto rivolgere il più cordiale ringraziamento a quanti hanno sponsorizzato la realizzazione del volume e dell’evento: Mangone, pasticceria dal 1987 – Edil Paint lavori edili in genere – Arco Vesuviano – Riemma Colori Parati – Eva. Mont. Impianti – Nuove Consonanze Music Events – F.lli Capone. Mar Fer Lavori in ferro.
Questa la nota biografica dell’autrice della raccolta poetica Su fili d’erba:
Maria Annunziata Gallo, classe ’83, conseguita a laurea triennale in Scienze del Servizio sociale all’Università degli Studi Napoli Federico II e quella magistrale in Scienze Pedagioche all’Università Telematica Pegaso, è Specialista in Mediazione Familiare e Servizio Sociale Forense, Pedagogista, Ideatrice di progetti educativi incentrati sull’Intelligenza emotiva e sulla Scrittura creativa.
Esordisce nel 1999, all’età di 16 anni, ottenendo il suo primo riconoscimento letterario classificandosi al IV posto nell’ottava Edizione del Concorso Nazionale di Poesia Graffito d’argento con la poesia Il fascino della notte.
Nell’anno 2000, presentando la poesia Ancora un’onda infranta, riceve una menzione d’onore alla XXX Edizione del Concorso Nazionale di Poesia Primavera Strianese.
Nel 2007, nel 2010 e nel 2013 la casa editrice Aletti Editore di Roma, seleziona tre sue poesie e le pubblica in tre diverse Antologie di Autori Vari.
Nel novembre del 2015 pubblica la sua prima raccolta di poesie Occhi chiusi aperti ai sensi. Questa prima antologia, presentata nel corso della Rubrica televisiva “Il libro della settimana”, trasmessa dall’emittente Canale 21 di Napoli e al Salotto Culturale Rosa Morelli di Napoli-Capodimonte, è stato anche recensita dalle riviste Punto e virgola e Oblò.
Nel febbraio 2017 cura l’edizione della sua seconda raccolta di poesie Negli occhi il principio.
Questo secondo florilegio, è stato proposto al pubblico all’interno dell’evento culturale Poesia tra Musica e Filosofia, tenuto al Teatro Pulcinella di Acerra, a cura della stessa autrice.
Diamo un piccolo assaggio dell’estro poetico di Maria Annunziata, riportando questi brevi versi:
L’amore è una coperta d’oro
che ci avvolge di bagliori.
Non temiamo zefiri,
né turbolenze,
attratti come siamo
dalle nostre combinate cellule,
raccolti
nell’abbraccio delle nostre mani.
Stretti da vortici di energia
tinti di primavera,
i nostri corpi
diventano simbiosi
e le nostre nudità
si elevano al sublime.