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Paladino. I 104 disegni di Pulcinella

All’inaugurazione sarà svelata una nuova opera di Mimmo Paladino che arricchisce la collezione 

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Al Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli giovedì 6 luglio alle ore 11.30 sarà  presentata in conferenza stampa la mostra dell’artista Mimmo Paladino, dedicata a Pulcinella, a cura di Flavio Arensi.

 Mario Epifani, Direttore di Palazzo Reale all’inaugurazione della mostra, che avverrà subito dopo.

Saranno esposti nella Galleria del Genovese i 104 disegni realizzati oltre trent’anni fa dall’artista campano, che si ispirò all’album Divertimenti per li regazzi (1797) di Giandomenico Tiepolo. Un omaggio di Paladino al capolavoro del Settecento veneziano composto da 104 carte dedicate in cui si illustrano le avventure, la morte e la resurrezione di Pulcinella.

Attraverso i disegni di Mimmo Paladino, recentemente restaurati, Pulcinella, invece, conduce una rischiosa prova di forza con il disegno e la storia dell’arte, che risolve per appropriarsi di entrambi e burlescamente batterli.

Al Palazzo Reale di Napoli il ciclo si arricchisce di un nuovo straordinario elemento: ai 104 disegni se ne aggiungerà uno di nuova realizzazione, una vera sorpresa per tutti che sarà svelata il giorno dell’inaugurazione.

La mostra sarà aperta al pubblico dalle ore 14 del 6 luglio.

Mimmo Paladino, nato a Paduli, Benevento, classe 1948 è tra i principali esponenti della transavanguardia italiana, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980 che individua un ritorno alla pittura. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.

Il suo interesse artistico confluirà nella frequentazione del Liceo Artistico di Benevento (1964-68) e la Galleria di Lucio Amelio di Napoli. Nel 1968 la sua prima esposizione, che si tenne nella Galleria Carolina di Portici.

La personale venne presentata da un giovane Achille Bonito Oliva, che lo affiancherà criticamente nel corso di tutta la sua carriera artistica, includendolo nel novero degli artisti della Transavanguardia.

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