OTODI, Ortopedia italiana a confronto
di Antonio Vitale
SORRENTO (NA) – La protesizzazione difficile di anca e ginocchio, le nuove biotecnologie e il trattamento delle fratture articolari del ginocchio e il trattamento dell’artrosi precoce sono i principali temi affrontati dagli Ortopedici e Traumatologici Ospedalieri d’Italia (OTODI) in occasione del 50esimo Congresso della società scientifica del 23 e 24 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Hilton Palace.
L’evento rappresenta un’occasione unica di confronto tra le varie scuole di Ortopedia.
Sono stati scelti argomenti di grande interesse e di stretta attualità. L’uso delle biotecnologie in ortopedia continua a dare risultati soddisfacenti e sarà possibile a breve evitare fino al 30/35% degli interventi chirurgici in Italia.
L’uso di Acido ialuronico, fattori di crescita e cellule staminali continuano a dare buoni risultati e in pochi anni potrebbero ridurre una buona parte degli interventi chirurgici. Altro tema sul quale si concentra l’attenzione dei medici della OTODI è quello delle fratture da fragilità ossea.
Infatti, oltre a quelle dell’anca, la fragilità ossea è responsabile sia delle fratture del polso, della spalla e della colonna vertebrale che, se non trattate adeguatamente sia dal punto di vista ortopedico, sia dal punto di vista dei farmaci anti-osteoporotici possono peggiorare la qualità della vita post frattura e ridurre anche notevolmente le aspettative di vita esponendo, fra l’altro, a nuove ulteriori fratture.
Inoltre, ampio spazio è stato dedicato ai giovani e agli specializzandi. Gli Young di Otodi, infatti, hanno puntato la loro attenzione sul le fratture della caviglia, frequenti, difficili da inquadrare e da operare dove la conoscenza del quadro che si presenta, unitamente alla comprensione del meccanismo fratturativo diventa indispensabile per un buon risultato anche in considerazione della età spesso giovanile di tali pazienti e la frequenza di tali fratture nel mondo sportivo.
Infine, gli ortopedici ospedalieri hanno analizzato le molteplici possibilità protesiche e di ricostruzione cartilaginea facendo il punto della situazione sulle tecniche adottate fino ad oggi.