arteCulturaNapoliSocietà

Neapolis 2.500: buon compleanno, Napoli

Il mondo delle imprese plaude all’iniziativa Neapolis 2.500, una grande opportunità per risorgere economicamente

Il Comitato nazionale Neapolis 2.500 è stato istituito dal Consiglio dei Ministri, con il decreto di legge Omnibus approvato lo scorso 7 agosto. 

Ma che cos’è Neapolis 2.500? La tradizione vuole che la città antica sia stata fondata dai greci di Cuma il 21 dicembre dell’anno 475 a.C.: dopo gli 800 anni dalla fondazione dell’Università Federico II, Napoli va verso un nuovo, grande appuntamento, e già si appresta a celebrare il suo 2500esimo compleanno. 

L’attesa è grande: la sua storia, la sua cultura e la sua arte sono il miglior modo di celebrare la ricorrenza.

Napoli è sempre antica e sempre nuova nella sua unicità, non si lascia abbattere da leggi discriminanti e reagisce, ben sapendo che ha tantissime carte da giocarsi.

Neapolis 2500 non sarà solo una grande manifestazione, ma un incentivo a risorgere.

Infatti,  Unione Industriali Napoli, Fondazione Mezzogiorno e Gruppo Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro plaudono all’iniziativa del Ministero della Cultura e del Governo di costituire il Comitato nazionale Neapolis 2500.

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – dichiara il Presidente dell’Unione Industriali Napoli, Costanzo Jannotti Pecci dimostra ancora una volta sensibilità verso la valorizzazione del nostro patrimonio identitario, fatto di storia, di arte, di civiltà, di imprese all’avanguardia con la creazione di un organismo ad hoc per celebrare la ricorrenza dei 2500 anni dalla fondazione di Neapolis, che cade il prossimo anno. Una iniziativa meritoria che nasce dall’idea lanciata dall’Unione degli Industriali di Napoli subito dopo l’insediamento dell’attuale vertice e rilanciata grazie all’azione sinergica sviluppata tra la stessa Unione Industriali, la Fondazione Mezzogiorno e il Gruppo Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro. Il Comitato potrà ricevere il miglior viatico grazie all’iniziativa istituzionale varata dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha trovato il sostegno dell’intero Governo e, in particolare, del Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, volta ad assicurare adeguate risorse a sostegno delle attività che saranno realizzate. Grazie all’impegno assunto dal Ministro Tajani, inoltre, la città vedrà rafforzata l’immagine sul piano internazionale attraverso la promozione all’estero mediante il coinvolgimento dell’’ampia rete degli Istituti di Cultura Italiana.

Va, ancora, sottolineato come il Sindaco Gaetano Manfredi sin dal primo momento ha assicurato il suo sostegno alle iniziative per la celebrazione dei 2500 anni di Napoli e, con la ritrovata e riaffermata autorevolezza istituzionale della quale la Città oggi gode, sta determinando, come dimostra anche l’iniziativa del Governo, le necessarie precondizioni per il miglior successo degli eventi, a cominciare dall’auspicio di ottenere, grazie alla formale richiesta del Sindaco, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Jannotti Pecci, unitamente al Presidente della Fondazione Mezzogiorno Antonio D’Amato e al Presidente dei Cavalieri del Lavoro del Mezzogiorno Carlo Pontecorvo sottolineano come Neapolis 2500 … non rappresenti solo una data da solennizzare ma anche l’opportunità di rafforzare su scala nazionale e internazionale l’immagine e le straordinarie risorse che la città e il Mezzogiorno riescono ad esprimere, con tradizioni che affondano in radici millenarie e trovano linfa in una vitalità e capacità innovativa dimostrata quotidianamente in molteplici campi è importante che la società civile, dal mondo delle imprese alle università, ai musei e alle più qualificate istituzioni culturali, collaborando col Comitato, alimenti con una progettualità qualificata l’appuntamento epocale in programma nel 2025 per conseguire il massimo ritorno, consolidando un percorso di rilancio della capitale del Sud già in atto da tempo.

Napoli 2500 è una grande occasione per consentire l’elaborazione di una progettualità economica e sociale che traguardi i prossimi decenni di una città, di un territorio, del Mezzogiorno del Paese secondo logiche di sviluppo che valorizzino le vocazioni e le opportunità che la baricentricità mediterranea assicura al Sud d’Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *