Nauticsud, Blue Economy, sostenibilità e valori
Il ministro Urso chiude i lavori degli Stati Generali della Nautica: A breve la legge quadro sulla Blue Economy al 50esimo salone della nautica
di Antonio Vitale
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Il Nauticsud, che ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di edizioni, dimostra di essere una risorsa e un’opportunità per la città di Napoli e per l’intero Mezzogiorno. Dati di affluenza e di vendita stabili, eguagliando quelli del 2023, ma con una crescita della qualità dell’offerta esposta, del pubblico interessato all’acquisto e relativi alle vendite delle imbarcazioni realizzate in mostra. Dimostrazione evidente della valenza espositiva è la permanenza della barca regina del salone del cantiere Riva, il Rivale 56, nelle acque di Mergellina per altri 10 giorni, al molo Branchizio, per la definizione di alcune contrattualizzazioni avviate in fiera.
Tre sini le date da ricordare: il 20 dicembre 2023, giornata di approvazione del DDL sul Made in Italy che fissa l’appuntamento del 15 aprile di ogni anno per celebrare la Giornata nazionale del Made in Italy, e poi il 20 febbraio 2024, quando entrerà in vigore il finanziamento per la sostituzione di motori marini endotermici con motori ad alimentazione elettrica. Questo quanto emerso agli Stati Generali della Nautica da diporto, organizzati a Napoli da Afina, che hanno avuto, nella giornata conclusiva dei lavori, ospite il ministro Adolfo Urso.
Il provvedimento del DDL è esecutivo da qualche settimana – ha esordito il Ministro Urso – e affronta i problemi generali delle imprese di eccellenza del Made in Italy. Per la nautica sono previste misure di semplificazione e accelerazione che il comparto merita. Abbiamo previsto un fondo di 3 milioni di euro per la rottamazione dei motori nautici endotermici e per l’acquisto di propulsori elettrici, valido per tutto il 2024, e quindi un incentivo significativo a passare anche alla transizione verso l’elettrico – ha detto in collegamento video il titolare del Dicastero – La riduzione ad appena 7 giorni dei termini per il rilascio della licenza di navigazione per le imbarcazioni nuove, anziché i 70 previsti in precedenza, è altro passaggio importante che oggi ci rende più competitivi. Senza dimenticare un’altra norma che semplifica l’immatricolazione non obbligatoria dei natanti inferiori ai 10 mt, qualora i proprietari desiderino navigare oltre le 12 miglia dalla costa: anche in questo caso si evita la concorrenza di Paesi dall’altra parte dell’Adriatico. E, ancora, il rilascio del documento che consente ai natanti, senza doversi immatricolare, di navigare nelle acque territoriali di altri Paesi.
Notizie che la platea degli imprenditori della nautica, riuniti ad ascoltare i lavori, plaude con piacere, primo tra tutti il presidente di Afina, Gennaro Amato: Finalmente qualcosa si muove e siamo felici di poter interloquire anche con lei sulle problematiche della nautica dopo gli incontri con i ministri Musumeci e Santanchè. Le chiedo ufficialmente un appuntamento al suo Ministero per confrontarci su strade comuni.
La risposta di Adolfo Urso è immediata: Certo che sì, fissiamo a breve un incontro e sono felice di avere tra i nostri partner di costruzione dei progetti per la nautica anche Afina. Le nostre segreterie organizzeranno tutto quanto prima. Per la BE Abbiamo una cabina di regia comune con il ministero degli Affari esteri, che si riunirà la prossima settimana. La cabina è co-presieduta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero delle Imprese ed è possibile strutturare un’azione comune per migliorare la internazionalizzazione delle imprese e la valorizzazione del Made in Italy nel mondo e, ovviamente, me ne farò partecipe e sono certo che anche il ministro Tajani saprà rispondere al meglio. Sono consapevole di quanto sia importante il mercato globale per la nautica italiana, perché è leader nel mondo.
Il presidenre Amato ha quindi conferito l’Afina Award al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Il Ministro ha poi lasciato il collegamento e i lavori si sono spostati su altri problemi, come quello del patentino nautico per chi guida imbarcazioni sino a 40 cavalli, oggi libero da licenze.
Dobbiamo introdurre una proposta di legge per la patente di civiltà e sicurezza in mare – ha affermato Gennaro Amato – un patentino che consenta con le piccole imbarcazioni anche la navigazione entro le 41 miglia dalla costa, ma che metta ordine e sicurezza in mare. Se a terra per guidare un ciclomotore di 50cc è necessario il patentino, non vedo perché a mare con un 40 cavalli, che fa velocità doppie, non si deve regolamentare l’accesso alla guida.
A cogliere l’invito è stato l’onorevole Gimmi Cangiano, delega ai trasporti e alla nautica per la commissione parlamentare, tra i relatori del convegno: È una proposta assolutamente pertinente che raccolgo e che porterò avanti con Afina, magari realizzando una proposta di legge a quattro mani con la vostra associazione
Rush finale del salone Nauticsud, dopo 7 giorni, che si è concluso domenica 18 febbraio. Oltre 600 le imbarcazioni in mostra e 880 i brand presenti sugli oltre 53 mila m² di esposizione nella Mostra d’Oltremare.
Questa edizione del Nauticsud ha ampliato i suoi obiettivi: la Blue Economy non può che realizzarsi in un’ambiente sostenibile.
Infatti sono stati presenti stand con prodotti alimentari del beneventano che hanno offerto degustazioni dei prodotti, a testimoniare l’importanza di una sana alimentazione, ma anche veicoli elettrici per la mobilità sostenibile, necessari alla salvaguardia dell’Ambiente.
Uno sguardo al glorioso passato della marineria napoletana in un gazebo che esponeva monete e stampe d’arte ispirate di propria produzione. Infatti il Regno dei Borbone Due Sicilie diede grande impulso alla nautica, sviluppando il traffico mercantile sul mare per sfruttare al massimo la conformazione geografica del territorio, senza tralasciare quella terrestre.
Non poteva mancare uno stand di elementi d’arredo nautico, come ad esempio cuscini in piuma d’oca, importanti per favorire la postura corretta a bordo delle imbarcazioni.
Avevano a disposizione propri spazi, inoltre, la Marina Militare, La Guardia Costiera, la Finanza di Mare, l’Arma dei Carabinieri, l’Esercito Italiano e la Polizia di Stato, a testimonianza non solo della grande professionalità delle Forze Armate ma anche dei valori che sono il fondamento della Repubblica Italiana.