Natale al MANN
Una nuova mostra sulle acquisizioni del MANN, da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito, e il Presepe dei monaci del XVIII secolo
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Festività natalizie al Museo Archeologico Nazionale: lo scorso19 dicembre ha aperto nella sala 95 la mostra Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN che, fino al 24 febbraio 2025, presenta al pubblico cento tra le nuove acquisizioni del Museo.
Le opere, che sono entrate a far parte del patrimonio dell’Istituto negli ultimi due anni, per acquisti o donazioni, testimoniano l’immensa fortuna che il Museo ha riscosso nel corso della sua lunga storia. saranno 250 anni nel 2027.
Tra i pezzi acquistati in esposizione, spiccano il grande acquerello tardo settecentesco dell’artista romano Filippo Maria Giuntotardi (1768–1831) – con una delle più antiche vedute di Pompei (Porta Ercolano) – e la replica della statuetta pompeiana in bronzo del Narciso, realizzata dallo scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852–1929).
Tra le donazioni vi sono i disegni preparatori che, offerti dallo studioso e collezionista Carlo Knight, permettono di ricostruire con più accuratezza la storia di Le Antichità di Ercolano Esposte.
La donazione di Ernesto Bowinkel arricchisce, invece, le collezioni fotografiche del Museo con alcune migliaia di positivi e circa duecento negativi su lastra, tutti legati alla storia del viaggio in Italia, di cui Napoli e le sue antichità furono una tappa fondamentale.
La mostra Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN è a cura di Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli e Domenico Pino; la progettazione di allestimento è di Fernando Giannella e Alice Lentisco (Direzione Generale Musei).
Per restare in atmosfera natalizia, da non perdere, nell’Atrio del MANN, il Presepe dei monaci, in prestito dalla Certosa e Museo di San Martino: realizzato da maestranze napoletane della seconda metà del XVIII secolo, il presepe ambienta la scena della Natività tra architetture classiche, per testimoniare le contaminazioni tra cristianesimo e pensiero pagano.
Particolarmente interessanti sono le due figurine del pastorello bambino e della contadinella, sebbene l’angelo con turibolo, attribuito a Giuseppe Sammartino, sia con ogni probabilità, il pezzo più pregevole della composizione.
Il 24 e il 31 dicembre il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sarà aperto dalle ore 10 alle 18, il 25 dicembre si osserverà chiusura, mentre l’1 gennaio il Museo sarà straordinariamente aperto al pubblico, dalle ore 10 alle 18.