Napule nun s’ ’o scorda!
Il coraggio di Napule venne fuori e cambiò gli eventi, aprendo la strada agli alleati anglo-americani
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – A Villa Fernandes in Via Armando Diaz, lo scorso 4 novembre si è tenuta la presentazione del libro Napule nun t’ ’o scurdà!
In questo suo ultimo lavoro, l’ex redattore capo di Il Mattino, Pietro Gargano, racconta ciò che avvenne tra il 27 e il 30 settembre 1943, ovvero le 4 Giornate di Napoli.
Pagine di storia fino a poco tempo fa sottaciute, liquidate quasi come ‘na guainella d’e scugnizze, ovvero una sassaiola messa in atto da ragazzi. Invece no, fu il coraggio dei napoletani che venne fuori e cambiò gli eventi. Furono gli eroi spesso rimasti sconosciuti che si ribellarono alla ferocia degli occupanti e riuscirono a scacciarli.
Supportati dai fuoriusciti dalle forze armate dopo l’armistizio dell’8 settembre, esasperati dall’orrore per quel marinaio, Andrea Mansi, ucciso giusto per rappresaglia, si unirono spontaneamente, come dice nel sottotitolo l’autore, donne, uomini, scugnizzi e femminielli. E combatterono con un tale ardore da avere la meglio su di un esercito.
Napoli, che, prima città in Italia, si rivoltò contro i feroci occupanti, fu poi decorata con la Medaglia d’oro al valor militare.
Napule nun t’ ’o scurdà!, Magmata edizioni, corredato dalle fotografie di Sergio Siano, è sottotitolato Lenuccia, Raffaela e le altre donne combattenti. Scugnizzi, femminielli e un eroe uscito dal carcere.
Il titolo del libro Napule nun t’ ’o scurdà! è stato tratto dall’omonima canzone di Salvatore Palomba.
L’evento, promosso dalla Rete Associativa “25 Aprile” e organizzato sotto il patrocinio della Città di Portici, è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco Vincenzo Cuomo.
Alla presentazione, moderata da Sonia Favicchio della Rete Associativa 25 Aprile, sono intervenuti, oltre a Pietro Gargano, Nino Daniele, storico, già sindaco della Città di Ercolano, e Domenico Formato, interprete nel film di Nanni Loy Le Quattro giornate di Napoli del piccolo combattente Gennarino Capuozzo, di appena 11 anni, che figura sulla copertina del libro, unica nota di colore che spicca su di un muro grigio.
Le testimonianze degli ospiti sono state inframmezzate da letture di pagine di Napule nun t’ ’o scurdà! e di versi di Palomba.
Alla fine della presentazione c’è stato l’intervento di Luca Manzo, assessore alla Cultura del Comune di Portici, che ha proposto di presentare Napule nun t’ ’o scurdà! nelle per diffondere la conoscenza delle gloriose Quattro Giornate di Napoli.
Il racconto scorre fluido, profondo, con consapevolezza della realtà degli accadimenti, avendo ascoltato la voce registrata su di un nastro di Maddalena Cerasuolo, conosciuta come Lenuccia d’’o Vico d’’a Neve, altro suo grande libro, che narrava lucidamente lo svolgersi dei fatti. Lenuccia, infatti, temeva che le Quattro Giornate venissero dimenticate, e volle lasciare ai posteri una prova inoppugnabile. Lenuccia aveva combattuto, rischiato la vita insieme a tante persone sconosciute. E a loro va l’omaggio di Pietro Gargano.
La presentazione del libro è stata organizzata dalla Rete Associativa 25 aprile si inserisce nella continuità delle attività pluriennali volte a ricordare e rinnovare i valori della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo, nonché a difendere la Costituzione.
(Le fotografie relative alla presentazione sono opera di Michele Malaspina)