Napoli-Portici: 180 anni, ma non li dimostra
Napoli-Portici, anniversario delle Ferrovie sul suolo italico, un pezzo di storia del Regno delle Due Sicilie, non solo della storia d’Italia
di Tonia Ferraro
3 ottobre 1839, il convoglio reale partì da Napoli dopo nove minuti, percorrendo poco meno di 8 chilometri a 50 km/h, il treno entrò a Portici, fermandosi poco dopo Pietrarsa, all’altezza dell’attuale Parco Lido Dorato.
Quei pochi minuti bastarono per lasciare indietro le carrozze a cavalli e iniziaiare il viaggio verso la più alta tecnologia dell’epoca, verso il progresso.
180esimo anniversario della Napoli-Portici, la prima ferrovia italiana che Fondazione FS Italiane sabato 5 ottobre ha voluto celebrare con una presenza importante, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Partito da Roma, il Presidente è arrivato alla stazione di Napoli Centrale intorno alle 10. Con lui sul treno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio.
Oltre al padrone di casa, l’Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato Italiane nonché Presidente Fondazione FS Italiane Gianfranco Battisti, ad accogliere Mattarella a Napoli il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi de Magistris.
Quindi, la partenza del treno storico per Portici-Ercolano che ha portato alla stazione di piazza San Pasquale il Presidente Mattarella il Ministro De Micheli e il Ministro Di Maio.
L’arrivo del Presidente, scortato da due Corazzieri, è stato accolto dall’Inno Nazionale cantato a cappella dal coro SilvestrIncanto degli allievi del Liceo Scientifico F. Silvestri.
Dopo, i saluti istituzionali del Sindaco di Portici Vincenzo Cuomo, che si è detto orgoglioso che questa cerimonia sia stata celebrata nella cittadina vesuviana custode di Pietrarsa e del progresso che la Napoli-Portici ha significato per la storia italiana.
Quindi l’AD di FS Italiane Gianfranco Battisti, che ha annunciato un terzo degli investimenti da parte dell’Azienda di trasporti saranno destinati al Sud.
Dopo, ha preso la parola il Ministro Paola De Micheli, che ha sottolineato che l’istituzione di un servizio di pubblica utilità cole le ferrovie è stato alla base della rivoluzione industriale.
Infine il presidente Mattarella nel suo discorso ha ringraziato dell’accoglienza ricevuta a Portici e in particolare da FS Italiane.
L’azienda ha contribuito allo sviluppo dell’intero Paese, e per Mattarella il merito va non soltanto «… agli amministratori, all’impegno delle istituzioni ma soprattutto per l’impegno quotidiano dei ferrovieri.»
Si è vissuto un momento emozionante quando il Presidente ha ricordato i tragici fatti accaduti venerdì scorso alla Questura di Trieste: l’uccisione dei due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta.
Tutti i presenti sono scattati all’impiedi tributando un lungo applauso alla memoria dei due agenti.
Al termine della celebrazione istituzionale, il Presidente Mattarella è ripartito in treno per l’ex Opificio Borbonico di Pietrarsa. Il presidente e il Direttore generale della Fondazione FS, rispettivamente Gianfranco Battisti e Luigi Francesco Cantamessa, hanno accompagnato il Capo dello Stato in una visita nei capannoni e nel giardino, fin dove troneggia l’enorme statua in ghisa di Ferdinndo II, fusa proprio a Pietrarsa e realizzata dalle sue maestranze.
Infine è stata scoperta una targa che commemora il traguardo dei 180 anni delle Ferrovie, un pezzo di storia del Regno delle Due Sicilie, non solo d’Italia.