Munnezz’, il canto di protesta della nostra terra
di Giovanni Renella
Munnezz’ è un canto di protesta che si leva dalle note del nuovo brano di Antonio Palazzo, un grido di dolore e di denuncia di chi non si arrende a un andazzo consolidato.
Ma allo stesso tempo è epiteto liberatorio con cui, all’ombra del Vesuvio, in genere si apostrofa la gente di malaffare: Munnezz’!
Con una scelta coraggiosa e provocatoria il Maestro Tony Palazzo, nel suo singolo Munnezz’ affronta la questione dei rifiuti sotto diverse sfaccettature.
In virtù di un background che affonda le sue radici e il suo quotidiano in un territorio non certo facile qual è quello di Castelvolturno, Palazzo ha con la musica una dimestichezza antica.
Sul palco già dall’età di undici anni, a 13 già formò la prima rock band con Enzo Zoli. Cresciuto con la musica dei Pink Floyd e dei Deep Purple, accompagnato dalle sue chitarre preferite Strato, Fender e Ibanez ha poi inciso con vari artisti, fino a arrivare a scrivere musiche e testi propri come Munnezz’. In meno di tre mesi il videoclip ha avutto113.860 visualizzazioni.
La canzone, un riuscito mix di blues, rap e pop, è affidata alle belle voci di Rosario Mallardo e Red Owl, che esaltano il ritmo del testo e della musica, peraltro ottimamente arrangiata dal Maestro Franco Lo Piano.
Munnezz’ è un atto di accusa contro chi si arricchisce con i traffici illeciti di rifiuti pericolosi e violenta l’ambiente; ma, più in generale, è anche metafora del malaffare e denuncia del degrado sociale in cui versano vaste zone del nostro Paese.
Munnezz’ è un urlo che non si può far finta di non sentire: Tony Palazzo, Rosario Mallardo e Red Owl vogliono tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla piaga della cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti.
I prossimi appuntamenti con Antonio Palazzo, Rosario Mallardo e Red Owl ssono in programma a Limatola, Benevento, e a febbraio a Frattamaggiore, Napoli
Il videoclip di Munnezz’ è diretto da Eliano Imperato e Vincenzo Capasso.