Società

Mozzarella Dop 4.0

di Stanislao Scognamiglio

CASERTA – Nell’incantevole sala interna alle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP mercoledì 21 giugno si è tenuta la rituale assemblea annualedei 104 soci Consorzio riunita per l’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione e del presidente.

In tale contesto dall’assessore regionale alla Formazione, Chiara Marciani è stata annunciata la creazione della Scuola nazionale di formazione lattiero casearia, unica struttura del settore nel Centro-Sud Italia, i cui corsi curriculari saranno attivi dal prossimo settembre.

La prima Scuola di formazione lattiero-casearia in Italia, realizzata e gestita da un Consorzio di Tutela, per l’assessore «… va nella direzione intrapresa dalla Regione che sta cercando di creare una formazione di qualità che punti sui giovani», trasferendo ai futuri casari il tradizionale bagaglio, risalente al XII secolo, fatto di sapere, tecnica e artigianalità «… ma anche sulla riqualificazione dei dipendenti già in servizio», fornendo un efficace supporto per l’aggiornamento del personale dei caseifici.

La Scuola di formazione lattiero-casearia, prosegue l’assessore, «… servirà anche a rafforzare le aziende che operano sul territorio», che potranno così utilizzare figure professionali altamente qualificate, necessarie a una moderna filiera produttiva, dal marketing all’export.

Dal canto suo, Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela, riferisce che con il progetto, realizzato con la Regione Campania, «… in quattro mesi siamo riusciti a dar vita alla prima scuola di formazione del centro sud Italia nel settore lattiero caseario. L’accreditamento del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana DOP nel sistema regionale colma un gap del Mezzogiorno e apre le porte a una formazione DOP, di alta qualità per insegnare sul campo ai nostri giovani un mestiere antico ma straordinariamente affascinante come quello del casaro». Infine, conclude, dicendo: «Oggi colmiamo un gap del Mezzogiorno, dimostrando concretamente di voler puntare sui giovani. Prima di oggi vivevamo un paradosso, con le uniche due scuole di formazione in Italia situate entrambe al Nord, nonostante al Sud possedessimo il più grande patrimonio bufalino del mondo. Ringrazio la Regione Campania per la perfetta sinergia che ha portato a questo risultato».

Nel corso dei lavori della giornata, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala ha lanciato il claim Mozzarella Dop 4.0, con cui si intende sottolineare l’avvio di una nuova era per il più importante prodotto a marchio Dop del Mezzogiorno. A tal proposito, lo stesso Raimondo ha dichiarato: «Abbiamo voluto richiamare il concetto di Industria 4.0, di cui oggi tanto si parla per dire che siamo già nel futuro, all’insegna dell’innovazione. Vogliamo rafforzare la stagione di forte rilancio del più importante prodotto a marchio DOP del centro sud Italia. Un rilancio che si basa su giovani, formazione, ricerca e innovazione tecnologica, asset strategici per l’ulteriore crescita del settore della mozzarella DOP, dove oltre un lavoratore su tre ha meno di 30 anni ed è donna».

Hanno preso parte ai lavori moderati dal direttore della Fondazione Qualivita Mauro Rosati:

  • il dirigente del ministero delle Politiche agricole Luigi Polizzi, che nel suo intervento, rimarcandone l’importanza, ha definito il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala «… un organismo che oggi è di esempio per il ruolo di traino e di attrattore sul territorio che è riuscito a conquistarsi, rinsaldando l’identità culturale e diventando motore di sviluppo”. Per il direttore di Assolatte Massimo Forino «… la chiave per il successo futuro è creare professionalità adeguate in un settore, quello lattiero caseario, dove non si può più improvvisare, anche per dare risposte sempre più puntuali e stringenti al tema della sicurezza alimentare sempre molto avvertito dai consumatori».
  • il sindaco di Caserta Carlo Marino, che parlando dell’importante rete territoriale ha riferito «La formazione sarà al centro di un’altra iniziativa su San Leucio, dove in parallelo e sinergia con questa esperienza, daremo vita anche alla scuola degli antichi mestieri per non disperdere il patrimonio di competenze sulla seta. Così questa terra costruisce il suo domani».
  • il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *