Cultura

Maurizio de Giovanni: Serenata senza nome

di Tonia Ferraro

PORTICI (NAPOLI) – Nel giardino della libreria Libridine di via Diaz 71 Nadia Labriola e Diego Penna mercoledì 6 luglio hanno ospitato Maurizio de Giovanni che ha presentato il suo ultimo libro Serenata senza nome, edizioni Einaudi.

Insieme all’autore ne ha discusso lo scrittore Teodoro Reale. Nell’arco del dibattito Rosaria Vaccaro e Maria Mastropasqua  hanno letto emozionanti e significativi brani del volume di de Giovanni.

Maurizio de Giovanni è diventato di casa a Portici e non manca mai di inserirla nel suo tour letterario: non solo, come ha sottolineato, perché è contento di supportare le belle iniziative dei giovani proprietari della libreria Diego e Nadia, ma anche perché si sente particolarmente ben accolto dal pubblico.

E non smette mai di deliziare i numerosissimi fan presenti con le sue affabulazioni, battute o aneddoti regalati con la sua semplicità disarmante. O anche con la spiegazione del significato delle canzoni classiche napoletane che fanno da sottofondo alle storie dei suoi romanzi.

Come per il racconto del precedente volume Anime di Vetro la storia si dipana complice il testo di Salvatore Di Giacomo di Palomma ‘e notte, così Serenata senza nome è cadenzata dai versi di un disperatissimo Edoardo Nicolardi di Voc’e notte.

Serenata senza nome2

La voce di Maurizio de Giovanni ha fatto da contrappunto alle canzoni eseguite da un magnifico trio, Nadia Esposito, voce, Francesco Romano,  chitarra, e Angelo Sapienza,  mandolin : Voc’e notte, Come pioveva, The man I love e infine Rundinella, una lirica del 1918 di Galdieri e Spagnolo.

Rundinella, struggente e bellissimo classico, seppur poco noto, come ha svelato de Giovanni sarà il sottofondo della prossima storia del commissario Ricciardi. La conclusiva. Eh sì, e poi ha rivelato anche questo: sarà anche l’ultima fatica letteraria. Naturalmente la notizia è stata accolta con disappunto dal pubblico, che però, smaliziato riguardo le affabulazioni di Maurizio, non ci ha creduto fino in fondo …

La serata si è conclusa con la lettura di un brano di Serenata senza nome letto dallo stesso autore. Una lettura che ha dato l’esatta cifra di quanto Maurizio de Giovanni sia “posseduto” dai suoi personaggi: la sua voce, persino i suoi occhi sono diventati quelli del protagonista della scena.

Serenata senza nome3

Il libro. «Mentre la città è percossa da una pioggia autunnale che sembra non voler cessare, il commissario Ricciardi si trova faccia a faccia con la forza dei sentimenti. Sentimenti resistenti come scogli nel mare. Sentimenti che si agitano anche dentro di lui. Sentimenti che salvano, e che uccidono…»

Un libro sui generis, che non finisce con l’epilogo ma continua e termina con ancora un capitolo …

Maurizio de Giovanni
Maurizio de Giovanni

L’autore. Di Maurizio de Giovanni si sa già tutto o quasi. Tifosissimo de Napoli e appassionato di calcio – dove riesce ad essere affabulatore anche nel parlarne, ndr – ultimamente si è cimentato come sceneggiatore per la serie televisiva I Bastardi di Pizzofalcone, con il “cinese” Alessandro Gassman nei panni dell’ispettore Giuseppe Lojacono. Lo script della fiction è basato sui tre romanzi I Bastardi di Pizzofalcone, Buio e Gelo.

Tuttavia c’è ancora un lato di Maurizio che pochi conoscono: quella di poeta in vernacolo. Su richiesta di Toni Servillo si è infatti cimentato per la prima e unica volta in questa forma d’arte con ‘O vecchio sott’o ponte, magistralmente interpretata dal grande attore in Servillo legge Napoli.

Che dire ancora del favoloso Maurizio, guru per caso? Non molto: basta leggerlo e ascoltarlo, e si scoprirà che è l’amico che tutti vorrebbero avere.

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