Marcello Sannino … nun è acqua ‘o sanghe dint’e vvene
Il regista porticese Marcello Sannino presenta a FreskoFilm Rosa pietra stella, il suo primo lungometraggio di finzione
PORTICI | CITTÀ METROPLITANA DI NAPOLI – Il film Rosa pietra stella lunedì 7 settembre alla presenza delle autorità e del regista Marcello Sannino verrà proiettato nella longeva rassegna cinematografica estiva FreskoFilm.
Marcello Sannino, nato a Portici, classe 1971 è un regista che nella sua carriera ha realizzato vari film e documentari. Come autore e regista “ vive” molto le sue radici, nel senso che si esprime con una passione che nasce dalla profonda conoscenza del proprio territorio.
Alle sue spalle una lunga carriera di documentari premiati in Italia e all’estero: Corde, 2009, Decroux e il Mimo Corporeo, documentario, 2003, La Passione Suessana, documentario, 2004, L’ultima Treves, documentario, 2007 (Menzione speciale Napoli film festival 2007, presentato al Festival dei Diritti Umani di Buenos Aires 2009), Humanitas, documentario, 2008.
In particolare, Corde, che racconta «… le scelte di vita del giovane pugile Ciro Pariso, un’opera sulla crescita più che un film sulla boxe», ha ottenuto il Premio Speciale della giuria al Torino Film Festival 2010, il Premio Casa rossa a Bellaria Film Festival 2010, Miglior regia a Salina Film Festival 2010, Miglior documentario al Festival del Cinema Italiano di Tramblay en France 2010, Miglior Documentario Napoli Film Festival 2010.
Rosa pietra stella segna il suo esordio nel lungometraggio di finzione: dalla canzone di Sergio Bruni Carmela viene l’ispirazione del nome della protagonista della storia.
Girato tra il centro storico di Napoli e al porto del Granatello di Portici, il film è stato proiettato in anteprima nazionale il 21 agosto al 50esimo Giffoni Film Festival, unico lungometraggio italiano in concorso nella categoria Generator + 18. Inoltre è stato selezionato al 49esimo International Film Festival Rotterdam | IFFR – Sezione Voices.
Il cast di Rosa pietra stella: Ivana Lotito, Ludovica Nasti, Fabrizio Rongione, Imma Piro, Valentina Curatoli, Francesca Bergamo, Anna Redi, Gigi Savoia, Pietro Juliano, David Power
Rosa pietra stella è prodotto da Parallelo 41 con Bronx film e PFA film.
Marcello Sannino ha mosso i primi passi tra gli scaffali dei libri, poi la folgorazione per il Cinema. Curioso come sempre, LospeakersCorner lo ha incontrato per saperne di più.
Dai libri al Cinema. Com’è nata la tua passione?
La passione per il Cinema nasce assieme alla curiosità di sapere, alla voglia di porsi domande e di immergersi nella meraviglia delle parole, delle immagini, dei suoni. Ho cercato di tenere insieme le cose ma non era possibile, dovevo scegliere tra portare avanti il desiderio di vivere tra i libri o assecondare l’urgenza di raccontare storie con le immagini e dopo sei anni, nella mia libreria Nutrimenti, non ho più esitato ed ho scelto di dedicarmi totalmente al Cinema.
Autore, direttore della fotografia, regista: quale delle tre abilità ti è più congeniale?
Sono un regista, non mi definirei mai un direttore della fotografia, anche se nei documentari, che hanno un aspetto produttivo più esile ma molto più lungo dal punto di vista realizzativo oltre che un approccio più intimo, ho scelto di girare quasi sempre da solo le immagini.
I tuoi film sono caratterizzati dall’impegno. Al di là di questo, la poesia del testo di Carmela, la canzone di Sergio Bruni, in che modo ti ha ispirato?
Il testo ha ispirato il titolo più che la storia, che invece parte da una persona reale e poi si è evoluta nella scrittura composta con Massimiliano Virgilio in principio e poi Guido Lombardi ed infine Giorgio Caruso.
La protagonista di Rosa Pietra Stella, Carmela, è una delle tante metafore di Napoli?
Non direi, è piuttosto un esempio universale di donna proveniente da un contesto sociale marginale. Avrei potuto girare il film in tutte le metropolis occidental.
Mamma Napoli accoglie davvero tutti?
Ci prova. Ma l’essere umano, ovunque, ed anche a Napoli che è sempre stata una città accogliente, tende a chiudersi sempre più nel suo individualismo. Soprattutto chi vive nella necessità quotidiana di inventarsi una vita, di condurre una lotta per la sopravvivenza, non riesce a vedere in chi sta nelle stesse sue condizioni ed anche peggio, un complice nella lotta. Solo attraverso la solidarietà e la lotta contro ogni tipo di potere, sia esso politico, economico, culturale si può finalmente raggiungere la giustizia sociale che dovrebbe essere la base di una convivenza serena tra gli esseri umani.
Le tue radici sono al centro dei tuoi film e documentari. Qual è il tuo messaggio?
Non ho messaggi da diffondere ma cerco di portare emozioni forti negli spettatori attraverso le storie, le persone o i personaggi che sono al centro dei miei lavori, Mi interessa l’essere umano, la persona. Poi c’è la mia natura, le mie esperienze di vita ed una visione politica che certamente condizionano il pensiero che conduce le scelte narrative e visive dei miei film.