MANN e Madre, un patto per Napoli
Intesa tra le due istituzioni: fino al 10 gennaio, una proiezione simbolica sui portoni di MANN e Madre e attività condivise per promuovere il quartiere della cultura
MANN e Madre, un patto per l’arte e per la città. Con la firma di un protocollo d’intesa, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee | Museo Madre, due istituti impegnati in attività di valorizzazione internazionale e fortemente presenti sul territorio, danno vita ad progetto comune che, nel 2021, avrà come tema il Mediterraneo.
Per annunciare la collaborazione triennale, che sarà presentata alla riapertura dei Musei, MANN e Madre saluteranno il nuovo anno con una proiezione simbolica ed augurale su entrambi portoni di ingresso.
Le immagini scelte saranno quelle di alcuni capolavori dell’archeologia custoditi al MANN – dal Toro Farnese alla Venere Callipigia, dalla Battaglia di Isso alla Flora, dalla Megalografia di Boscoreale al Cavallo Mazzocchi, per citarne solo alcuni – in suggestivo dialogo con alcune delle opere che, ospitate nel Museo regionale di via Settembrini, sono firmate da protagonisti dell’arte contemporanea, da Mimmo Paladino a Francesco Clemente, da Daniel Buren a Rebecca Horn, da Mathilde Rosier a Jannis Kounellis.
In un gioco di movimento e dissolvenze, le proiezioni in loop partiranno ogni giorno da 30 dicembre al 10 gennaio, dall’imbrunire fino alle ore 22, e saranno accompagnate da una campagna social sulle piattaforme digitali dei due Musei: per contraddistinguere la condivisione di contenuti, scelto il logo comune Mann/Madre/2021/per l’arte.
MANN e Madre non intendono solo sviluppare le connessioni tematiche esistenti tra archeologia ed arte contemporanea, in un percorso già precedentemente sperimentato con singole esposizioni, ma soprattutto fare rete per aiutare lo sviluppo di un vero distretto culturale, hanno spiegato il Direttore del Mann, Paolo Giulierini, e la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre, Laura Valente.
Distanti poco meno di un chilometro, i due istituti hanno sede in palazzi monumentali e sono punto di riferimento per i cittadini del centro storico di Napoli. Entrambi i Musei, negli ultimi anni, si sono posti come soggetti attivi in rapporto con le istituzioni territoriali per promuovere politiche sociali rivolte alle fasce più svantaggiate.
Il primo anno la progettualità ruoterà attorno al tema del Mediterraneo – concludono Giulierini e Valente – La collaborazione, già a partire dal 2021, si concretizzerà, così, in progetti espositivi integrati pienamente nel quartiere, con attività didattiche e di inclusione per le giovani generazioni. “E coinvolgerà i massimi esperti e curatori ma anche giovani creativi under 35, proprio in nome di un’archeologia contemporanea che sappia far dialogare segni , relazioni e visioni differenti.
Il protocollo d’intesa includerà anche percorsi di formazione di nuove professionalità, summer school e residenze, destinate a studenti universitari ma anche a giovani creativi nonché borse di studio e premi per alunni, ricercatori e artisti.