SocietàSport

Ma non è solo calcio …

di FRANCESCO DE CRESCENZO

Allo Juventus Stadium alle 20.45 sabato 29 ottobre si affronteranno Juventus e Napoli in una sfida che sembra già uno spareggio per lo scudetto. Ma non è solo questo: per molti questa sfida va ben oltre i confini calcistici. Rappresenta altro: una sorta di sfida Nord-Sud, tra lo strapotere economico settentrionale contro la voglia di rivalsa economica e sociale del meridione.

Non una partita di campionato ma uno scontro tra diverse culture, dunque: da una parte i tifosi bianconeri che spesso, anche durante l’ultimo incontro con la Sampdoria, si lasciano andare a cori beceri contro Napoli e i napoletani. Dall’altra i supporter azzurri che, con la solita ironia e grazie anche ad una riscoperta identitaria e storica, rispondono con striscioni e bandiere che fanno riferimento al periodo d’oro del sud preunitario, quando Napoli era una Capitale, ricca e fucina di primati positivi.

Quindi se nella curva juventina si vedranno sventolare sacchetti neri della spazzatura, si sentiranno apostrofare i napoletani colerosi e i soltiti cori inneggianti a terremoti ed eruzioni del Vesuvio, dalla curva ospite si potrebbero leggere striscioni del tipo: «Lagher Fenestrelle … Napoli Capitale continua ad odiare». Oppure: «1861-2011: Noi Capitale dell’orgoglio, voi capitale dell’imbroglio». E se ancora non dovesse bastare, invece  dell’ invocato risveglio vulcanico ci potrebbe assistere ad una stupenda coreografia: un Vesuvio grande quanto la curva B del San Paolo che erutta fumogeni rossi.

Per quel che concerne la sfida sul campo i favori del pronostico pendono a favore della vecchia signora. Infatti nei 79 precedenti incontri, tra serie A, serie B, Coppa Italia e Coppa Uefa sono 51 le vittorie della Juventus, 21 i pareggi e solo 7 le vittorie del Napoli.

L’organico dei padroni di casa è più completo, con un attacco stellare, rafforzato quest’anno dall’innesto del Pipita Higuain, ex dal dente avvelenato, che speriamo non emuli il core ‘ngrato Altafini, che nel campionato 1974-75 con quel gol all’88’ sancì il 2 a 1 sul Napoli e lo scudetto alla Juve.

Il Napoli dal canto suo è sicuramente rimaneggiato in attacco, senza una punta di ruolo dopo l’infortunio occorso a Milik e la squalifica di due giornate inferta a Gabbiadini, espulso durante la gara Crotone – Napoli per un fallo di reazione.

Non è detto però che l’attacco improvvisato con i “piccoli” Mertens, Insigne e Callejón non possa dare fastidio alla retroguardia bianconera … E poi chi lo sa che mister Sarri non possa stupire con una mossa a sorpresa, come ad esempio schierare, magari non da subito, il giovane attaccante della primavera Raffaele Russo che in sei gare ha realizzato 3 reti ed effettuato 2 assist con la squadra primavera.

Comunque vada la partita, si può dire con assoluta certezza che per quel che concerne la sfida del tifo non ci sarà partita per i tifosi juventini, cha hanno tanto da imparare da quelli azzurri portatori sani di millenni di civiltà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *