Società

L’ombra del Vesuvio abbraccia il Canada

La comunità italo-canadese dal 22 al 28 agosto aprirà le porte alle eccellenze della Campania. Per la prima volta le corali delle Città di Ercolano, di Portici e di Somma Vesuviana si esibiranno in 3 concerti di canzoni classiche napoletane davanti ad un pubblico di canadesi, ma in particolar modo, davanti a rappresentanti dei circa 2 milioni di persone di origine italiana che oggi vivono nelle città che i cori visiteranno nel loro tour.

Ecco il calendario delle iniziative della Città di Ercolano:

  • 11 giugno – Teatro Giuseppe Matrone in piazza Pugliano dà inizio a questo viaggio con la presentazione dei canti e del progetto alla cittadinanza.
  • 24 agosto – Le corali saranno impegnate in Canada a Toronto in un concerto nella sede di Villa Colombo e a Montreal nella chiesa di Notre Dame de Montreal in un messa cantata e un concerto.

USA,  Belgio, Turchia, Spagna, Francia, Austria, Slovenia, Israele, Russia: questi sono i risultati dei progetti Ercolano Oltre che, da oltre dieci anni, fanno vivere ai coristi l’emozione di incontrare tanti emigrati italiani e soprattutto campani nel mondo.

Queste occasioni sono state sempre accompagnate con slancio e partecipazione dalla Pro Loco di Herculaneum e dalla Proloco di Somma Vesuviana. I due enti locali di promozione culturale e turistica hanno curato momenti presentazione delle eccellenze campane, sia esse di carattere storico e architettoniche che di carattere enogastronomiche.

Anche in Canada, con due pranzi di lavoro sapranno presentare le bellezze del territorio e le attrattive turistiche.

L’intera iniziativa ha già avuto  – o è in procinto di avere – il patrocinio morale della Città di Ercolano, della Città Metropolitana di Napoli e del Parco Nazionale del Vesuvio.

Le associazioni canadesi che partecipano a questo incontro, Campani a Toronto  e Federazione delle associazioni Canadesi-Campane, hanno chiesto la presenza di alcuni rappresentanti politici italiani al fine di farli incontrare con gli omologhi canadesi per lavorare insieme alla possibilità di favorire gemellaggi culturali, teatrali e scolastici.

«Vorremmo che i nostri figli, canadesi di seconda e terza generazione conoscessero di persona la Cultura Italiana e campana . senza mediazione di racconti e memorie che si fanno sempre più lontane».

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