L’occhio della Reggia
Tornerà al suo posto l‘occhio in pietre dure dello scalone monumentale della Reggia borbonica
PORTICI | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Sala Cinese della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II, in via dell’Università giovedì 4 maggio alle ore 12 si terrà la presentazione in conferenza stampa di La ricostruzione dell’occhio in pietre dure dello scalone monumentale della reggia di Portici.
Dopo i saluti istituzionali del professor Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria, sono previsti gli interventi del professor Stefano Mazzoleni, Direttore di MUSA | Musei della Reggia di Portici, dell’architetto Mariano Nuzzo, Soprintendente SABAP dell’area metropolitana di Napoli e dell’architetto Celeste Fidora, Presidente dell’Associazione Amici delle Ville e dei Siti vesuviani.
L’Associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani si è costituita nel 1988, ad opera di un gruppo di professionisti napoletani, per il recupero e la salvaguardia del patrimonio architettonico della nostra regione. Scopo dell’associazione è svolgere la più ampia attività di studio ricerca e documentazione nel campo culturale, artistico, sociale sul patrimonio delle ville vesuviane e di divulgare tali attività a livello nazionale ed internazionale.
Nel corso della sua attività, l’associazione ha acquisito un cospicuo patrimonio bibliografico e iconografico cui appartiene una foto, da noi scattata nel 1998 durante una visita guidata del programma Itinerari vesuviani (1988-2022). L’immagine è di straordinaria importanza in quanto unica testimonianza di un eccezionale manufatto, l’occhio in pietre dure, punto centrale della scenografica prospettiva realizzata dal quadraturista parmense Vincenzo Re e di cui non restavano che le vestigia, identificabili nell’incavo nel quale era alloggiato.
Vandalizzato a cavallo dei primi anni 2000, l’occhio, elemento di estrema rarità e dal profondo significato simbolico, era collocato sull’ultimo gradino della prima rampa dello scalone monumentale della Reggia di Portici.
Con l’obiettivo di fornire un contributo per il recupero del sito reale e nell’ambito degli interventi di restauro in corso di realizzazione, l’Associazione, dopo attente analisi e sopralluoghi con il Centro MUSA e la Soprintendenza, ha deliberato il restauro, l’esecuzione e la posa d’opera di un nuovo manufatto, onde ripristinare lo stato dei luoghi e restituire a futura memoria un piccolo gioiello che contribuisce allo splendore del Sito Reale.
Dopo una prima fase progettuale, si procederà a comporre il “mosaico” dell’occhio secondo le indicazioni della Soprintendenza.
I marmi che verranno usati sono bardiglio scuro per il sopracciglio, onice cappuccino per la bordatura ellittica di contorno, giallo Siena per le palpebre, rosso collemandina per la caruncola lacrimale, nero del Belgio per la pupilla, bardiglio chiaro per l’iride, bianco statuario per la sclera.
L’architetto Celeste Fidora si è laureata nel 1985 con la tesi Il recupero del rapporto della città con il mare sulla settecentesca Villa d’Elboeuf al porto del Granatello di Portici. Ha fondato l’associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani, della quale è presidente. Nel 1987 ha svolto per la Soprintendenza di collegamento la schedatura del patrimonio del centro storico di Napoli, danneggiato dal sisma del 1980. Dal 1988 è docente presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato a riviste nazionali (Ville e Casali) e dal 1993 partecipa alla redazione di Dimore e Giardini Storici visitabili in Italia, edita dalla Giorgio Mondadori editore, dal F.A.L e dall’A.D.S.I.