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Lo Stato vince sempre. Lo sappiamo.

Il libro del Magistrato Catello Maresca: una missione i cui valori devono essere trasmessi non solo alle giovani generazioni, ma a tutta la società, perchè lo Stato vince sempre

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nel  Caffè letterario della Parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria in via Federico Rossano nella serata di venerdì 17 maggio si è tenuta la presentazione del libro Lo Stato Vince Sempre – Esperienze vissute del Magistrato Catello Maresca, scritto dallo stesso Giudice. 

La conversazione con l’autore è stata condotta dallo scrittore sangiorgese Alfredo Carosella.

In occasione della presentazione è stato proiettato il video dell’arresto del boss dei casalesi Michele Zagaria, realizzato da UNICA | Unione Nazionale Italiana della Cultura Antimafia.

I proventi della vendita del libro saranno devoluti all’Associazione Nazionale Antimafia.

Catello Maresca è un giudice che alterna l’impegno della Giustizia a quello Politico,

Dapprima ha lavorato nella DDA | Direzione distrettuale antimafia e come sostituto procuratore alla Procura Generale di Napoli, poi si è candidato alla carica di Sindaco di Napoli, e attualmente ricopre quella di Consigliere comunale.

Nel dicembre 2021 è tornato in Magistratura: il CSM lo destinò alla Corte d’Appello di Campobasso.

Nel corso delle sue attività investigative ha subito più volte minacce di morte da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Infatti è sotto scorta dal 2008. 

A questo proposito, Catello Maresca ha raccontato che dopo la cattura di Zagaria, venne alla luce che non solo  i malavitosi casalesi erano a conoscenza dei tragitti giornalieri che compiva il Magistrato, ma anche la richiesta fatta al clan che imperversava a Portici di eliminarlo. Fortunatamente – per non attirare l’attenzione delle Forze dell’Ordine, non per bontà –  l’organizzazione criminale nostrana si rifiutò. 

Il libro Lo Stato Vince Sempre – Esperienze vissute del Magistrato Catello Maresca non racconta semplicemente i fatti, ma vuole esprimere le emozioni di un uomo impegnato in prima linea, preparato alle estreme conseguenze pur di compiere il proprio dovere, pur di contrastare la pericolosissima mafia campana.

È così: quella di Catello Maresca è una vera e propria missione i cui valori devono essere trasmessi non solo alle giovani generazioni, ma a tutta la società.

Lo stato vince sempre, lo so…

Il magistrato Maresca racconta: È la frase che mi disse Michele Zagaria la mattina del 7 dicembre 2011, quando lo catturammo dopo oltre 16 anni di latitanza.

Era scappato alle Forza dell’Ordine di tutta Italia che lo cercavano spasmodicamente e si nascondeva praticamente a casa sua, nel suo paese a Casapesenna, in provincia di Caserta.

Ed ogni giorno di latitanza, quella battaglia contro lo Stato l’aveva vinta lui, dimostrando ai suoi affiliati la sua potenza.

Poi siamo arrivati noi e lo abbiamo preso, mettendo fine alla sua prepotenza ed al mio della sua inaffidabilità.

Lo avevamo trovato, finalmente, ed ora eravamo io e lui, uno davanti all’altro.

Nel video si sente la voce di Zagaria, che pensando di morire in quel bunker di cemento dove si nascondeva – i militari avevano staccato la corrente e, quindi si era interrotta la ventilazione forzata dell’aria – al vedere Catello Maresca che scendeva verso di lui dice  implorante: Dottò… Dottò… Dottò!

Avevo sognato tante volte quel momento – continua Maresca – ma lì per lì non sapevo cosa dire. Ero sceso attraverso un cunicolo angusto che si apriva spostando una intera stanza che si muoveva su dei binari grazie ad un comando a distanza.

Lo avevamo trovato, finalmente, ed ora eravamo io e lui, uno davanti all’altro. Avevo sognato tante volte quel momento, ma lì per lì non sapevo cosa dire. 

Un grande Magistrato davanti a quel piccolo uomo che aveva smesso i panni del feroce boss.

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