Quando lo chef è un Profeta del gusto
di Giovanni Renella
Mangiare alla Locanda del Profeta è un’esperienza che appaga tutti i sensi, dalla vista al gusto.
Quando si varca la soglia del ristorante di Vico Satriano, 8/C, alla Riviera di Chiaia a Napoli, nelle immediate vicinanze dello storico negozio di cravatte Marinella, si è subito immersi nell’atmosfera calda e accogliente di un ambiente che non tradirà le aspettative.
Soffitti a volta con mattoni a vista, antiche piastrelle napoletane, lampade in rame che impreziosiscono la sala e un profumo di cibi buoni che conquista anche gli olfatti più sensibili.
Al centro della sala campeggia un pregiato tavolo indiano di legno massello dal piano turchese, che fornisce un ulteriore caratterizzazione all’intero ambiente.
In questa atmosfera raffinata, il personale accoglie i clienti con grande cordialità e professionalità e presto ci si accorge che è anche molto preparato sulla selezione dei vini: ben 220 etichette fra spumanti, champagne, vini italiani e francesi, tutti di eccellente qualità.
Il pane e i grissini serviti al tavolo sono preparati nelle cucine della Locanda del Profeta ed è possibile assaggiare panini semplici o ai semi di papavero, passando per la variante al pomodorino giallo o per quella alla curcuma e ad accoglierti si può trovare anche un antipasto a base di tartare di ricciola condita con frutta esotica e servita in una piccola ampolla.
Il menu, che varia ogni mese in base alla stagionalità dei prodotti e all’inventiva dello chef, offre una varietà di piatti capaci di soddisfare tutti i gusti e tutte le tasche.
Comunque si scelga, fra il percorso di mare e quello di terra, non si resterà delusi, perché il cibo è squisito.
Ad illustrare i piatti, appena può, si intrattiene lo chef executive, Simone Profeta, da cui prende il nome la Locanda.
Con i suoi 28 anni, un diploma all’Istituto alberghiero di Vico Equense e dopo alcune esperienze nazionali ed internazionali di rilievo, Simone è oggi una realtà emergente nel panorama della cucina gourmet a Napoli.
Grazie alla sua alta cucina, le ricette della tradizione campana convivono con quelle più creative di una sperimentazione che riesce a combinare piatti “sensoriali”, ricorrendo agli ingredienti più vari, abbinati con grande maestria.
Nasce così la Settima profezia, dove Simone gioca col suo cognome (non sarà l’unica volta) e crea un piatto a base di spaghettoni, con salsa di ostriche su tartara di gamberi rossi ed oyster leaves, o la cupola di gamberi blu della Nuova Caledonia, con tartara di tonno, mozzarella e salsa blu al curacao.
Che dire, se non mirabilie, del cannolo scomposto con ricotta, pere e cioccolato; anche se devo confessare di essermi “perso”, più volte, nel “percorso del Profeta”: un dessert irrinunciabile per gli amanti del cioccolato!
Aperto la sera dal lunedì al venerdì; il sabato a pranzo e a cena; la domenica solo a pranzo.
Per prenotazioni telefonare al n. 081/2455057