L’immenso patrimonio dei Siti Reali
L’associazione Onlus Siti Reali propone per il mese di giugno quattro interessanti appuntamenti: Napoli Capitale, Canova e l’antico, Le fabbriche del Re, Villa Rosebery.
Si inizia venerdì 14 giugno alle 18 nella Biblioteca Comunale Cultura Vesuviana “Alagi” di San Giorgio a Cremano con il convegno Il ruolo delle comunità locali e del patrimonio culturale per lo sviluppo sostenibile dei territori.
Alla conversazione parteciperanno:
- Alessandro Manna, presidente dell’associazione Onlus Siti Reali e portavoce del Royal Social Forum;
- Giorgio Zinno, sindaco della Città di San Giorgio a Cremano;
- Pietro De Martino, assessore alla Cultura della Città di San Giorgio a Cremano;
- Gianluca Del Mastro, presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane
- Elena Coccia, consigliere della Città Metropolitana di Napoli con delega alla rete dei Siti UNESCO e promozione Sviluppo economico attraverso cultura e turismo.
Il dibattito si si svolgerà in occasione della presentazione del volume Napoli Capitale, focus sull’area vesuviana e sul ruolo che svolgono la cultura e il patrimonio culturale. Volano di coesione e fattore di inclusione, sono eredità culturali che mettono al centro i valori identitari da tutelare, promuovere e trasmettere alle generazioni future in stretta connessione con i processi di sviluppo sostenibile e della diversità culturali.
Sabato 15 giugno è in programma Canova e l’antico, una mostra-evento che porta a Napoli da tutto il mondo le più belle opere e capolavori in marmo dello scultore neoclassico
Le opere di Antonio Canova (Possagno, 1757- Venezia, 1822) saranno eccezionalmente esposte grazie alla collaborazione tra il MIBAC-Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. 12 grandi marmi e più di 110 opere tra le quali la più Tre Grazie, calchi in gesso, bassorilievi, modellini e disegni.
Definito il “nuovo Fidia”, a soli 18 anni Canova si confronta con gli artisti più impartiti dell’epoca del neoclassicismo europeo. Le sue opere si contraddistinguono per l’eleganza delle forme, la bellezza e la semplicità delle figure. Distaccandosi dal barocco, libera la figura umana da tutti i drappeggi del periodo per riscoprirla nella sua essenza più vera e nel candore del marmo.
Il legame dello scultore con la Napoli dei Borbone è testimoniato, tra le altre opere, dalla statua gigantesca di re Ferdinando I delle Due Sicilie esposta in maniera permanente al Museo Archeologico di Napoli, in cui il sovrano, come Minerva, è rappresentato alla maniera delle statue imperiali romane avvolto in un mantello e con il capo coperto dall’elmo.
L’appuntamento al MANN per l’accoglienza è alle 17.15. Ingresso previsto: 17.30.
Quota di partecipazione: Soci Royal Card 4 euro | non Soci 5 euro | giovani 10-17 anni 2 euro | gratuito fino a 9 anni
Prenotazione obbligatoria entro sabato 8 giugno.
* la quota di partecipazione non comprende il biglietto di ingresso alla Mostra: intero 15 euro | ridotto 18-25 anni non compiuti 2 euro | gratuito per i minori e per tutte le categorie segnalate da MIBAC.
Domenica 23 giugno in programma la visita Le fabbriche del Re, tour con transfer (a/r) in Terra di Lavoro alla scoperta delle grandi industrie borboniche di Carditello e di San Leucio
Sarà un viaggio in #TerradiLavoro alla scoperta dell’esperimento illuminato che i sovrani borbonici vollero realizzare in prima persona nei due Siti Reali, nei dintorni della Reggia di Caserta, sostenendo e innovando le due principali attività economiche del regno: l’agricoltura e le manifatture industriali secondo i dettami propri del tempo.
Il tour prende il via con la visita alla Reggia di Carditello, l’imponente complesso architettonico realizzato nel 1787 da Francesco Collecini con affreschi di Jacob Philipp Hackert. In un secolo di attività ha rappresentato un laboratorio innovativo per la produzione della mozzarella, l’allevamento di cavalli, bufale e vacche e per la coltivazione di cereali, foraggi, legumi, canapa e lino. Strutturata come una vera e propria azienda, la tenuta agricola dei Borbone fu organizzata in epoca borbonica secondo i moderni sistemi agronomici del secolo dei lumi.
La visita prosegue al Complesso monumentale di San Leucio, patrimonio Unesco, espressione di un’idea precoce di distretto industriale nato dallo spirito illuminista della corte borbonica. Qui, in particolare Ferdinando IV di Borbone e la moglie Maria Carolina d’Austria, vollero impiantare un’industria tessile e un moderno insiediamento produttivo e abitativo dotato anche di codice particolari di leggi – lo Statuto leuciano – che prevedeva con largo anticipo l’assistenza sociale per la colonia degli operai. Tra gli spazi privati della residenza reale si visiterà il celebre bagno di Maria Carolina.
Il tour prevede il servizio transfer (a/r da Napoli) con due fermate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in Via Galileo Ferraris, Napoli (Hotel Ramada).
Appuntamenti: al MANN alle 9 | all’Hotel Ramada alle 9.30.
Quota di partecipazione: Soci Royal Card 23 euro | non Soci 25 euro-
La quota comprende transfer navetta, ingressi e prenotazioni, visita guidata, assicurazione
Appuntamento esclusivo nell’ambito del #PremioSitiReali
Ultimo evento in programma: Villa Rosebery, incantevole dimora sulla collina di Posillipo, venerdì 28 giugno alle 14.30.
Villa Rosebery è la residenza napoletana del Presidente della Repubblica Italiana. Nata come residenza di campagna per iniziativa dell’ufficiale austriaco Giuseppe de Thurn, fu acquistata nel 1857 da Luigi di Borbone, figlio di Francesco I delle Due Sicilie e comandante della Real Marina del Regno. Requisita provvisoriamente dagli Alleati durante il secondo dopoguerra, la Villa fu concessa all’Accademia Aeronautica Italiana, per poi entrare, a partire dal 1957, nel novero delle residenze in dotazione alla Presidenza della Repubblica Italiana.
La visita guidata rientra nell’ambito delle iniziative di sostegno della nuova edizione del #PremioSitiReali.
Il Premio Siti Reali è stato istituito per assegnare riconoscimenti (borse di studio, premi) a studenti del Sud Italia, sostenendo il loro percorso di studi, e per valorizzare il lavoro di personalità, enti ed organizzazioni impegnate per lo sviluppo del Mezzogiorno, contribuendo, in tal modo, a rilanciare Napoli e il meridione a partire dalla cultura, dai giovani e dalle eccellenze del territorio.