L’immenso patrimonio archeologico vesuviano
TERZIGNO (NAPOLI) – Il soprintendente di Pompei Massimo Osanna mercoledì 29 giugno ha visitato alcuni siti archeologici della cittadina vesuviana.
Osanna, docente di Archeologia classica all’Università degli Studi di Napoli Federico II, accompagnato da Caterina Cicirelli, responsabile dei siti periferici di Pompei e quindi anche quello di Terzigno, dal sindaco di Terzigno Francesco Ranieri e da alcuni amministratori locali, ha fatto tappa alla cava Ranieri e poi all’ex Macello Comunale.
La valorizzazione del turismo e del patrimonio archeologico nel territorio del Parco Vesuvio fu il tema del convegno che si tenne in Sala Consiliare il 12 Maggio scorso. Intervennero politici, tecnici e addetti ai lavori per discutere sullo sviluppo di questi territori che nascondono tesori archeologici di grandissimo pregio, spesso inaccessibili a visitatori e turisti.
Nel corso del convegno si discusse anche della cava Ranieri, un’area di circa 500mila m² di storia e archeologia, oltre ad alcuni esemplari di flora e fauna introvabili in altre zone del Vesuvio. Vi si trovano ben tre ville romane, ma anche una ex discarica, aperta nel corso di una delle prime emergenze rifiuti.
La villa catalogata Numero 6 fu interessata pochi mesi fa dal crollo della copertura. La villa Numero 1 venne interrata dalla stessa Soprintendenza per preservarla, mentre la Numero 2 è quella più prossima dell’ex sito di stoccaggio.
Nel corso del convegno fu anche presentato il Progetto Materia messo a disposizione da un gruppo di professionisti, archeologi, ingegneri e architetti. Materia prevede proprio la trasformazione di cava Ranieri in un enorme parco archeologico e naturalistico, in grado di esaltare le tre ville romane ma anche le sequenze stratigrafiche createsi durante le eruzioni del Vesuvio, importantissime per gli studiosi.
Il Comune di Terzigno ha fatto suo il progetto e lo ha presentato al Ministero dei Beni Culturali ed alla Soprintendenza: questo ha dato senso alla visita di ieri del professor Osanna e della dottoressa Cicirelli.
C’è la volontà di tutti di riqualificare la cava Ranieri che entra in un itinerario turistico e culturale e un punto di riferimento per visitatori di tutta la zona vesuviana, via Boscoreale, fino a Pompei.
Il soprintendente Osanna, presidente dell’Area archeologica di Pompei, Ercolano e Stabia, ha infine aggiunto che entro quest’anno, in accordo con l’Amministrazione Ranieri, i reperti archeologici di Terzigno ritorneranno nel Comune vesuviano per essere esposti al Museo che sorgerà all’interno dell’ex mattatoio comunale, già ristrutturato e pronto per essere consegnato alla cittadinanza.
Osanna si è impegnato: rimasto positivamente colpito dalle bellezze e dalle potenzialità turistiche del Comune vesuviano, farà realizzare l’immediato restauro dei reperti terzignesi, che saranno trasferiti esposti in mostra permanente.
Il sindaco Francesco Ranieri e l’assessore al Turismo Genny Falciano, a margine della visita, hanno dichiarato congiuntamente: «Abbiamo intrapreso un cammino che ci auguriamo possa portare sviluppi importanti per Terzigno, ma anche per il resto della zona vesuviana. Cava Ranieri è un grande patrimonio di tutto il nostro territorio».