Il Libro, Fontaine Blanche
PORTICI (NA) – Negli spazi della Libreria Libridine in via Diaz 71 Nadia Labriola e Diego Penna giovedì 1 febbraio alle 18 ospiteranno la scrittrice napoletana Maria Rosaria Pugliese che presenterà il suo romanzo Fontaine Blanche.
Il dibattito sul libro sarà animato dallo scrittore Giuseppe Pompameo e dall’editore Aldo Putignano.
Il libro. Uno stralcio da Fontaine Blanche: «Era diventata uno straccetto. Cinque chili di pelle, ossa e pelo. A denti stretti, rifiutava il cibo, anche i bocconcini appetitosi che le erano sempre piaciuti. Non voleva più giocare con nessuno, si lasciava accarezzare solo da maman, che, sospirando, le riempiva la ciotola di latte. Addirittura si mordeva parti del proprio corpo per auto-ferirsi.
“Malinconia” aveva diagnosticato il veterinario che veniva a controllarla, aggiungendo che non c’erano medicine perché guarisse da questo male.
“Viveva troppo in simbiosi con …” commentò Toniette, omettendo di pronunciare il nome del figlio lontano.
Ma un pomeriggio in cui tutta la famiglia era andata in visita dal padrino di Louis, Lentille recuperò l’orgoglio atavico della sua specie. Raccolse le forze, ormai scarsissime, che ancora si ritrovava, e s’impose di vincere quella paura che non l’aveva mai abbandonata sin da quando era stata accolta dai Milleret. Si avviò senza più esitare per la scala di ferro che portava in quel posto che si trovava in alto, dove non aveva mai messo il muso. La soffitta.
Salì il primo gradino e rabbrividì al contatto del metallo freddo. Rimase immobile per qualche minuto, ma non si fermò. Strusciando sul ventre piatto, appoggiando con fatica immane prima una zampa poi l’altra, continuò la scalata. Provatissima, affaticata, arrivò a metà della rampa. A quel punto il disorientamento e l’angoscia ebbero la meglio: urinò e defecò incontrollatamente, si strofinò nelle sue deiezioni.
Però aveva compiuto la metà di quel misterioso percorso, e questo le rinnovò le energie, forse si trovava poco distante dal suo fratellino umano: doveva farcela a tutti i costi! Allora triplicò gli sforzi, ansimando, soffrendo terribilmente la sete, i muscoli tesi allo spasimo, le tempie che le pulsavano forte, la saliva diventata densa.
Ogni tanto la scheggiatura di un piolo la trafiggeva a sangue procurandole un dolore lancinante. Quel martirio durò un intero pomeriggio. Quando conquistò la soffitta, non aveva più nulla della cucciola ben nutrita, dallo sguardo dolcissimo, lo scodinzolio festoso, che era stata la mascotte della casa. Un ammasso di peli piagati che respirava flebilmente si abbandonò sulla soglia dell’abbaino.
La porta era aperta… »
L’autrice. La scrittrice Maria Rosaria Pugliese ha al suo attivo il romanzo Pazienti Smarriti (Robin Edizioni, 2010) classificatosi al terzo posto nella XVII edizione del Premio Domenico Rea (2011) e finalista alla V edizione del Premio Giovane Holden (2011), semifinalista nel concorso What Women Write indetto dalla Mondad.ori;
Ha inoltre partecipato all’antologia La gola (Giulio Perrone Editore, 2008) e alla Enciclopedia degli scrittori inesistenti I edizione(Boopen Led,2009) e II edizione (Homo Scrivens, 2012)
Nel 2014 ha pubblicato la raccolta di racconti: Carretera. Quattordici storie strada facendo (ed.goWare)