Le spose bambine- V puntata
Passano gli anni, ma non sempre si cresce con loro. È solo con le esperienze vissute sulla propria pelle che le bambine diventano donne
di Bianca Sannino
Trascorsero circa un paio di mesi e giunse il momento di presentare le famiglie. Rosa un po’ temeva questo incontro e così anche la sua famiglia. I Bovenzi erano molto conosciuti, avevano molte proprietà nei vari paesi che si susseguivano senza soluzione di continuità, per cui potevano vantare palazzi e appartamenti almeno in tre comuni diversi, compreso la città.
Tra questi vi era una villa che dava direttamente sul mare e un appartamento con giardino che era vicino a quella che era stato la casa di sua nonna. Rosa sperava, una volta sposata, di poter tornare nei luoghi della sua infanzia e riprendere quel cammino che la guerra aveva drasticamente interrotto.
Il padre, per motivi politici e per un senso della giustizia socratico, aveva dovuto rinunciare a vari ruoli nell’ambito del suo lavoro e trasferirsi in una zona più degradata perché non poteva più permettersi il tenore di vita che avevano avuto in passato.
La famiglia Sica era preoccupata di non poter garantire alla figlia quella dote necessaria per poter entrare a testa alta nella famiglia Bovenzi, ma Giorgio era un uomo di grande fede e soprattutto aveva una grande concezione di sé delle sue figlie che avevano tutte le carte in regola per affrontare qualsiasi matrimonio.
Quel sabato pomeriggio tutta la famiglia Sica al completo era pronta per ricevere, accomodati nel salotto vi erano tutti, Giorgio, Concetta, i due figli maschi Umberto e Gerardo, Maria, la piccola Annuccia e lei Rosa, agitatissima e trepidante nel suo vestito color vaniglia.
Aveva l’abilità di scegliere il colore dei vestiti a seconda del suo stato d’animo.
Si sentiva delicata e fragile come quel fiore e con lo stesso odore intenso e dolciastro.
Era agitata, temeva molto il giudizio della madre di Benito. Aveva saputo che era una donna temibile, era la matriarca di quella famiglia, composta da nove figli tutti irrimediabilmente assoggettati a lei.
Aveva saputo che tra tutti Benito era il suo preferito quindi la temeva ancor di più.
Bianca Sannino, docente appassionata nella scuola statale italiana, vive e insegna a Portici da più di vent’anni.
Dopo aver attraversato perigliosi mari in vari ambiti e settori ed essersi dedicata alla redazione di libri saggistici e specifici del settore dell’insegnamento, esordisce oggi nel genere novellistico.
Due lauree, corsi di specializzazione, master non sono bastati a spegnere la sua continua, vulcanica e poliedrica ricerca della verità.
Da sempre, le sue parole che profumano di vita e di umanità, arricchite dalla sua esperienza e sensibilità, restituiscono delicati attimi di leggerezza frammisti a momenti di profonda riflessione.
Nel 2021 inizia la collaborazione con LoSpeakersCorner pubblicando una serie di novelle, tutte al femminile.
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Riesco a percepire i sentimenti della protagonista e spero di leggere al più presto il seguel.