Le parole della storia
La rassegna letteraria Positano 2018 Mare, Sole e Cultura prosegue martedì 10 luglio (ore 21 – Blu Bar) con Antonella Cilento autrice di Morfisa o l’acqua che dorme (Mondadori), Cinzia Tani autrice di Figli del segreto (Mondadori )e Antonio Monda, autore di Io sono il fuoco (Mondadori). Tra colpi di scena, intrighi e racconti che si ispirano alla storia e che la tradiscono, gli autori si avventureranno tra Le parole della storia, in una serata dedicata all’inesauribile capacità umana di inventare personaggi trame.
Antonella Cilento, voce originalissima nel panorama italiano contemporaneo, ci guida in un romanzo che s’ispira alla storia e la tradisce: Teofanès Arghìli, pavido e velleitario poeta bizantino, è inviato nella Napoli pagana e pericolosa dell’anno Mille dalle Imperatrici di Bisanzio per una delicata missione diplomatica: condurre in sposa la figlia del Duca napoletano a Costantinopoli. Al suo approdo Teofanès viene accolto da una macabra sorpresa: la testa della giovane duchessa è stata ritrovata nelle reti di un pescatore. Chi l’ha uccisa? E perché?
Ed è l’omicidio dei marchesi Diego e Carmen Acevedo nel palazzo di Toledo il 30 dicembre 1499, il mistero raccontato da Cinzia Tani che dà il via alla vicenda che percorrerà l’avvincente trilogia sugli Asburgo nel XVI secolo, e che mette in scena un secolo , il Cinquecento , e molti Paesi, dall’Italia alle Fiandre, dalla Spagna all’Ungheria e alla Gran Bretagna, attraverso una alchimia di personaggi storici e d’invenzione. Sullo sfondo di conflitti epocali nitidamente tratteggiati, ci troviamo stavolta di fronte a tornei, battaglie, amori e tradimenti, invidie tra fratelli e rivalità tra dame di corte, nell’Europa della prima metà del ‘500.
Sesto volume della decalogia newyorkese di Antonio Monda, Io sono il fuoco è una riflessione disarmante sul male e sulla fede, condotta con sguardo lucido ed empatico. Una parabola di espiazione che si consuma tra le fiamme della grande Storia. Quando abbandona la Germania per fuggire a New York, Baldur Cranach ha perso quasi tutto: la moglie, la guerra e la dignità. Ed è proprio in quel luogo privo di storia, nella massa senza identità che vi brulica inesausta, che può finalmente nascondersi, trovare il conforto dell’invisibilità.
La rassegna chiude la XXVI edizione venerdì 13 Luglio (ore 21 – Covo dei Saraceni) con Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del TG1 e autore di Trump (Mondadori), Giuseppe Malara, Rino Sica e Armando Siri che si confronteranno sulle parole e ombre della politica internazionale.
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