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Le nostre radici

Un momento di riflessione e celebrazione di quelle radici che affondano profondamente nella storia vesuviana

SANT’ANASTASIA | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI -Tradizione, cultura e spiritualità. Sono i pilastri di Le nostre radici, evento organizzato  dall’associazione religiosa culturale di beneficenza San Ciro Onlus, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sant’Anastasia e del Santuario di Madonna dell’Arco.

Le nostre radici rientra nel programma civile della Festa dellIncoronazione dei giorni 13, 14, 25 settembre per la quale sono previsti grandi festeggiamenti per i suoi 150 anni.

L’evento di beneficenza gode del patrocinio della Regione Campania, del sostegno del Parco Nazionale del Vesuvio e Pro Loco dell’Arco Sant’Anastasia, con la collaborazione della Paranza O Bell o Nient di Angelo di Pascale e del Gruppo Iocundi diretto da Luigi De Simone.

Siamo profondamente onorati di inaugurare la quattordicesima edizione di Le nostre radici, un evento che incarna lessenza stessa della nostra comunità – ha spiegato Vincenzo De Francesco, presidente della San Ciro Onlus – Questo evento non rappresenta soltanto unoccasione di festa, ma si configura come un prezioso momento di riflessione e celebrazione di quelle radici che affondano profondamente nella storia vesuviana. Il secolare pellegrinaggio alla Vergine Maria dellArco, i suggestivi canti con tammorre e lautenticità dei prodotti tipici locali sono espressioni genuine e vive del nostro patrimonio culturale e siamo già al lavoro per una prossima edizione che sarà ricca di novità importanti.

Salvaguardare e valorizzare tali tradizioni significa non solo mantenere viva lanima della nostra città, ma anche consentire alle generazioni future di connettersi profondamente con il loro passato, garantendo continuità e rinnovamento. Invito con fervore tutti i cittadini e i visitatori a partecipare a questa straordinaria celebrazione ed a condividere la magnificenza e lunicità di SantAnastasia. La nostra città è un organismo vivente, in continua evoluzione e rinnovamento, ed insieme possiamo contribuire significativamente ad arricchire la vita dellintera comunità.

Il consueto appuntamento commemorativo “Le nostre radici” quest’anno chiude lo speciale anniversario dellincoronazione dellimmagine della Madonna dellArco. Il notevole afflusso di pellegrini previsto collega ancora più fortemente gli eventi di settembre con il grande pellegrinaggio del lunedì in Albis caratterizzati come sempre dalla fede e dalla devozione popolare dei battenti – ha dichiarato il Rettore del Santuario di Madonna dell’Arco, padre Gianpaolo PaganoQuestanno oltre 70 statue della vergine Maria dellArco, appartenenti ad associazioni e gruppi famiglia di battenti, hanno abbellito il chiostro del Santuario rimarranno e lì esposte proprio fino al giorno 14 settembre.

Le nostre radici è un’opportunità unica per riflettere sull’importanza della cultura e delle tradizioni locali – ha sottolineato l’assessore Valeria GiordanoCome amministrazione comunale, siamo impegnati a promuovere e valorizzare queste manifestazioni che uniscono la comunità e permettono alle nuove generazioni di apprezzare il proprio patrimonio culturale. La rievocazione storica del pellegrinaggio non è solo un momento di festa, ma anche un modo per riunire Sant’Anastasia perpetuando le emozioni della tradizione.

L’evento Le nostre radici celebra non solo la nostra storia e le nostre tradizioni, ma anche il forte legame che unisce la comunità di Sant’Anastasia alla sua cultura e alla sua spiritualità – ha ribadito il sindaco Carmine Espositoinvito tutti a partecipare con entusiasmo a questa celebrazione, per rafforzare insieme l’identità della nostra città e custodire le nostre radici.

La rievocazione storica dell’antico pellegrinaggio alla Vergine Maria Santissima dell’Arco nel lunedì di Pasqua sarà celebrata sabato 14 settembre con i tipici carri addobbati seguiti dai figuranti che, partendo alle ore 18 da piazza del Lavoro, sfileranno per la città per poi giungere in piazza Arco e marciare così davanti al Santuario mariano.

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