Le meraviglie di Villa Favorita
ERCOLANO (NA) – Nell’ambito della XXIX edizione di Itinerari Vesuviani domenica 7 maggio si è tenuta la prima visita a Villa Favorita, guidata come di consueto dall’architetto Celeste Fidora, presidente di Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani.
La visita è stata seguita da un aperitivo nelle sale superiori della Casina Zezza o dei Mosaici seguito dal concerto Fantasie per Arpa di Francesca Cardone musiche di Thomas, Saint – Saëns, Pratt, Spohr, Henson – Conant.
Il tema delle visite nelle quattro residenze nobiliari del Miglio d’Oro – Villa Favorita, Villa Campolieto, Villa Ruggiero, Villa delle Ginestre – del museo diffuso della Fondazione Ente Ville Vesuviane nelle domeniche di maggio è Tramonti in Villa.
La rassegna Tramonti in Villa è organizzata dalle le associazioni Amici delle Ville Vesuviane e Anna Jervolino Orchestra da Camera di Caserta.
La Villa Favorita di Ercolano ha un meraviglioso parco sul mare che termina con l’Approdo Borbonico, il molo dove sbarcarono Ferdinando IV e Maria Carolina di Borbone nel 1799 dopo l’esilio palermitano dovuto all’instaurazione della Repubblica Napoletana.
La dimora vesuviana venne denominata Favorita da Ferdinando in omaggio alla sua sposa, che la prediligeva rispetto alle altre residenze reali.
Opera di Ferdinando Fuga, l’ingresso principale del Casino di Delizie affaccia sulla Via delle Calabrie, l’odierno corso Resina, ma il corpo principale della Villa non è visitabile.
Presenta un giardino di delizie ricco di essenze mediterranee con un vivace intreccio di viali alberati. Nel parco, restaurato dall’Ente Ville Vesuviane, una piccola cappella e la Casina Zezza, piccolo gioiello d’architettura con pareti decorate da mosaici realizzati con scaglie di vetro e porcellana e messi in opera da maestranze locali.
I frammenti probabilmente erano provenienti dal Real laboratorio di pietre dure e la Real Fabbrica delle Porcellane di Capodimonte.
Inoltre sono ancora presenti le strutture che supportavano le giostre volute nell’Ottocento da Ferdinando II. Stampe che raffigurano le “perdute” giostre si possono ammirare al Museo di San Martino. Sono ancora visibili una struttura con due torrini da cui partivano due scivoli, le montagne russe, ed una fossa circolare antistante la Casina Zezza, che ospitava una struttura in legno, azionata a mano o con trazione animale, che faceva girare una ruota che sorreggeva barche che ospitavano coloro che si volevano divertire su quell’innovativo marchingegno.
Le giostre, costruite per il gioco dei principini, erano a disposizione anche degli ospiti dei reali, e, a testimonianza della liberalità dei Borbone Due Sicilie, del popolo. Infatti il parco veniva aperto al pubblico in giorni festivi e speciali occasioni.
Il prossimo appuntamento con Tramonti in Villa è per domenica 14 alla vanvitelliana Villa Campolieto, oggetto di recenti restauri, con il concerto Buenos Aires del fisarmonicista Flavio Feleppa. A seguire, aperitivo.
La partecipazione alle visite è gratuita fino a esaurimento posti.
Prenotazione obbligatoria: prenotazioni@villevesuviane.net
Per maggiori informazioni: Villa Campolieto 081.7322134 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13) ; Villa delle Ginestre 081.0481245 (martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13); info@villevesuviane.net
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