Le meraviglie del monumento barocco in 140 fotografie
NAPOLI – Al Museo Cappella Sansevero martedì 20 novembre alle 18 sarà presentato il nuovo libro del fotografo Mauro Fermariello Cappella Sansevero, editrice Alós.
Insieme con l’autore e all’editore Bruno Crimaldi interverranno Stefano De Stefano, Marco Izzolino e Martin Rua, che ha firmato l’introduzione al libro.
Mauro Fermariello si è avvicinato come un “intervistatore” al complesso monumentale, immergendosi nelle meraviglie del gioiello barocco per offrire, con uno sguardo profondo e attento, nuove possibilità di studio e di conoscenza. Nel suo libro, il fotografo napoletano procede in una narrazione visiva dell’insieme, delle sculture intere e dei dettagli, dei simboli, dei personaggi e dei protagonisti di uno dei capolavori dell’arte mondiale, ammirato ogni anno da centinaia di migliaia di visitatori.
Oltre 140 fotografie raccontano la Cappella Sansevero in quattro capitoli. La prima parte è dedicata alle allegorie simboliche, in un percorso che va dal Cristo velato alla Pudicizia, dal Disinganno alle altre statue delle Virtù, fino all’Altare Maggiore, al pavimento labirintico e alla Gloria del Paradiso sulla volta.
Dopo la sezione di immagini dedicata ai ritratti dei membri illustri della famiglia di Sangro si passa alle pagine riservate a Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, al quale si deve l’intero progetto settecentesco del complesso monumentale. Chiude il libro la sezione dedicata alle Macchine anatomiche, enigmatiche presenze della cavea sotterranea della Cappella Sansevero, che rivelano e testimoniano l’ampio spettro di sperimentazioni e interessi del principe.
Bruno Crimaldi, direttore editoriale di Alós edizioni, nella sua prefazione al volume scrive: «L’idea di raccogliere in un libro fotografico le immagini della Cappella Sansevero era al centro del progetto editoriale della nostra casa editrice da anni. Finalmente l’incontro con il fotografo Mauro Fermariello ha fornito una chiave giusta per proporre la complessità del messaggio celato nella Cappella Sansevero. Il lavoro fotografico, come un saggio, ha indagato temi e soggetti più evidenti dell’iconografia sanseveriana, ma non si è arrestato, riuscendo ad andare oltre il già noto e a scavare a fondo il pensiero del suo ispiratore. Quasi un’intervista per immagini, a distanza di secoli, con il settimo principe di Sansevero».
Il fotografo Fermariello apre un confronto e un dialogo continuo con il tempio nobiliare. Così afferma Martin Rua nell’introduzione al volume: «… si prende il tempo necessario perché, sospiro dopo sospiro, ne accenda la passione. Il risultato, nel nostro caso, è sorprendente: il lento corteggiamento del fotografo nei confronti della sua modella si concretizza in una tale pulizia nelle inquadrature da far pensare a un lavoro tutto sommato facile. Macchina puntata, un occhio al soggetto e via. Naturalmente le cose non stanno così e dietro a quelle composizioni d’assieme, dietro a quei dettagli ravvicinati o a quei primi piani c’è una ricerca della perfezione al suo massimo livello. C’è un dialogo costante tra la materia di sculture e pitture, l’occhio fisico del fotografo e quello della sua macchina.
[E] … grazie a questo dialogo, a questo scambio di gesti d’amore, Mauro Fermariello compie una vera e propria opera alchemica: estrae dalla materia marmorea o dai colori oloidrici di Raimondo di Sangro ‘secreti’ che non ci aspetteremmo«.
Mauro Fermariello è fotografo professionista dal 1987. Ha lavorato come reporter per le maggiori testate nazionali e di settore come New Scientist, Lancet, Focus, Le Scienze, Quark, Jack, Newton. Collabora da vent’anni con l’agenzia londinese Science Photo Library e attualmente lavora come videomaker per i suoi blog winestories.it e napolistories.it. Dal 2006 ha realizzato diversi reportage in Africa, nelle zone appena uscite dalla guerra dell’Uganda del Nord, raccolti nelle pubblicazioni Gulu, Uganda, B&B Comunicare 2006; Lacor Hospital, Castelli Bolis Poligrafiche 2007; Ritorno al Lacor, Artistica Savigliano 2016.
Seguendo esperienze significative nel campo della divulgazione scientifica e i suoi rinnovati interessi per il mondo della viticoltura e del vino e per la sua città d’origine ha realizzato: I Musei delle Scienze Agrarie, COINOR Università degli Studi di Napoli Federico II, 2007; Il mare dentro, Tipografica Iride, 2008; AcquaFuoco, Golden Agency, 2012; la serie di pubblicazioni Andar per cantine, Arnoldo Mondadori Editore, 2014. Per Alós edizioni, nel 2007, ha pubblicato Devotissimo ed obligatissimo Gaetano Filangieri, un affascinante reportage sugli antichi luoghi in cui il giurista napoletano visse nella seconda metà del Settecento.