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L’amore si muove, tenerezza e commozione per la III edizione

di Maurizio Longhi

PORTICI (NA) – Tantissima gente è accorsa al Teatro I De Filippo per Giuppy, ottima presentatrice, per Eva Mazzei, la valletta della serata, e il fidanzato Alex Coina in veste di intervistatore, per ascoltare le canzoni di Uriele Oratore, Irina Anatella, Anna Robustelli e Mariano Coppola, quest’ultimi due protagonisti anche di altri momenti importanti con la prima che ha raccontato la sua testimonianza di vita. Mariano in particolare ha strappato applausi con una interpretazione impeccabile de ‘A livella di Totò.

Ma di chi stiamo parlando? Di ragazzi speciali, che hanno fatto della loro disabilità un punto di forza e che si sono messi in gioco esibendosi in pubblico grazie al professor Alberico Lombardi, docente dell’I.I.S. Carlo Levi di Portici, che ama così tanto questi ragazzi da averli resi protagonisti di uno spettacolo commovente.

La manifestazione, alla sua terza edizione, è stata patrocinata dal Comune di Portici e ogni anno destina l’incasso dei biglietti ad una associazione del territorio che si occupa proprio di disabilità. Quest’anno il ricavato è stato devoluto all’Isola Onlus Famiglia, una delle associazioni più antiche presenti in città e che opera con tanto amore e senza clamore in favore dei soggetti più deboli.

L’amore si muove è stato il titolo dell’evento di solidarietà, perché l’amore è un sentimento dinamico che, nel suo movimento, tocca le corde della sensibilità di ciascuno. Si può dire che sia stato davvero un successo, segno che quando le cose si fanno con amore, non deludono mai e talvolta superano le aspettative. C’è stato un po’ di tutto, si è cantato, si è ballato, si è recitato e si è riflettutto, sì, soprattutto quando Alex Coina, assumendo l’atteggiamento del giornalista d’assalto, ha rivolto domande delicate al professore-artista che, forte di una grande empatia, ha permesso allo stesso cronista di uscire dal suo ruolo e svelare qualcosa di sé.

Così, anche in un momento di profonda emozione, ci si scontra con una realtà, fortunatamente sempre più sbiadita, in cui la disabilità è ammantata di omertà ed è causa di umiliazione configurandosi come una conseguenza di atti di bullismo. «Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta…», la frase del testo estratto dalla sublime canzone Che sia benedetta di Fiorella Mannoia, si attaglia benissimo ad una serata in cui ci si è resi conto che la disabilità, per quanto possa essere limitante in alcuni casi, può essere anche una esplosione di energia che innesca meccanismi di amore e solidarietà che depurano il mondo da quegli schizzi di fango che ne insudiciano l’immagine.

Che sia benedetta anche la disabilità, perché ci fa capire quanto sia importante l’amore e come possa fare miracoli rendendo un mondo più umano nella sua fragilità, più inclusivo nella sua diversità.

 

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