La via delle Memorie
NAPOLI – L’Associazione Borbonica Sotterranea, dopo lavori durati anni sabato 12 dicembre aprirà un percorso inedito scoperto e reso accessibile al pubblico grazie alla volontà del presidente Gianluca Minin ed il vicepresidente Enzo de Luzio.
Il camminamento sotterraneo è stato ripristinato con l’aiuto dei numerosi volontari che hanno collaborato all’operazione di scavi e pulizia. La curiosità e l’ammirazione verso il lavoro svolto per il recupero del sito voluto nel 1853 da Ferdinando II di Borbone, denominato Galleria Borbonica, sono in continua crescita equesto tipo di percorso “ritrovato” risulterà una novità assoluta per il pubblico.
Nell’agosto 2013, Gianluca Minin ed Enzo de Luzio iniziano a scavare all’interno di una cisterna del ‘600 adiacente alla Galleria Borbonica, cercando il passaggio verso il ricovero bellico del Palazzo Serra di Cassano. Il passaggio emerse dai detriti dopo diversi mesi di lavoro consentendo di entrare in una serie di ambienti di epoche diverse, su più livelli e collegati da bellissime scale.
Tutto risultava in gran parte riempito da detriti degli edifici bombardati nella parte alta di Monte di Dio e versati nei pozzi. I componenti dell’associazione Borbonica Sotterranea hanno rimosso tutti i materiali consentendo il recupero di una porzione rilevante del sottosuolo della città. Gli ambienti superiori costituiscono le cave da cui fu estratto il tufo per la realizzazione del primo insediamento cinquecentesco dell’edificio e per quello che diventerà nel 1718 il nuovo palazzo della famiglia Serra di Cassano, costruito su progetto di Ferdinando Sanfelice.
Durante il periodo bellico venne ampliata la preesistente scala di collegamento tra il palazzo con i suoi ambienti sotterranei, che furono opportunamente allargati e modificati. La scala è costituita da 115 gradini che, partendo dal basso, terminano sotto il pavimento dello spazio polivalente Interno A14 gestito dal presidente Vincenza Donzelli. Proprio qui, la soglia di pochi centimetri sarà demolita dal basso nel momento dell’inaugurazione del percorso, ripristinando il passaggio chiuso dopo la guerra.
Gianluca Minin ha spiegato: «Sotto una montagna alta 15 metri dei detriti è stata, inoltre, rinvenuta una seconda scala monumentale che collega gli ambienti superiori con il sottostante acquedotto della Bolla; una meravigliosa cisterna di fine ‘600 si presenterà riempita d’acqua: in passato, l’acqua veniva prelevata direttamente dal cortile minore del Palazzo Serra di Cassano attraverso un pozzo profondo 36 metri. Il percorso prosegue poi fino ad un’enorme cisterna, all’interno della quale è stata creata una coltivazione di funghi cornucopia dal profumo intenso».